Faenza, un anatroccolo ucciso per gioco da dei bambini

Faenza

Al contrario della celebre favola sono troppo belli. Belli (purtroppo) da morire. Due piccoli anatroccoli sono infatti stati uccisi, uno investito da una bici, l’altro da alcuni bambini mentre giocavano.

I fatti

Quanto successo al Parco della Rocca (il Tondo per i faentini) mette in evidenza una storia di scarsa sensibilità verso gli animali. Tant’è che ieri la gestione “Piccola Oasi Lilly e i Vagabondi” ha preso provvedimenti, disponendo il trasferimento delle anatre mute con i loro piccoli al più grande Parco Bucci, dove le nidiate saranno più serene.

Gli episodi, che a quanto risulta non sarebbero i primi di questo tipo, sono avvenuti venerdì, quando due piccoli anatroccoli sono rimasti crudelmente uccisi. Il primo è finito sotto le ruote di una bici, nella pista ciclabile che attraversa il parco e il secondo per l’eccessiva foga di alcuni bambini: un ragazzino lo ha stretto troppo tra le mani fino a soffocarlo, mentre giocava con altri coetanei, passandoselo dopo che uno di loro lo aveva catturato.

La denuncia

«Il regolamento – commenta il veterinario Fabio Dall’Osso – impone di non toccare gli animali, ma al Tondo succede che i bambini, evidentemente poco controllati dai genitori e non educati al rispetto per gli animali, si divertono a catturare, inseguire o spaventare i piccoli anatroccoli. Finanche ad ucciderli. Purtroppo non abbiamo individuato i responsabili, c’è anche parecchia omertà, ma vorrei dire, se non lo sanno, che sono incorsi perlomeno in sanzioni amministrative, se non penali per maltrattamento di animali. Spesso i volontari sorveglianti riferiscono di episodi simili, ma accade che intervengano i genitori, minimizzando e giustificando i brutti gesti dei figli, ribellandosi ai richiami». Così è successo pure venerdì: nessuno aveva visto e nessuno era colpevole.

Gli esemplari morti

Le anatre “mute” originarie del Sud America e allevate anche in campagna come animali da cortile, sono di casa al Parco della Rocca: sono state scelte proprio perché, essendo afone, non creano disturbo al vicino ospedale. Sono belle da vedere con gli anatroccoli, gialli e neri, in fila indiana mentre sfilano orgogliose della loro nidiata. «Ora – continua il veterinario – li porteremo al parco Bucci dove troveranno un ambiente più ampio e sicuro».

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