Faenza, travolse e uccise un ciclista forlivese: condannato diabetico con falsi certificati di guida

Per l’accusa, poteva essere una strage, al netto dell’epilogo, comunque drammatico: la morte di Fiorenzo Casadio, cicloturista forlivese, di 67 anni, travolto e ucciso mentre era fermo a uno stop lungo la via Emilia, a Cosina. Alla guida dell’auto “impazzita”, il 10 ottobre del 2019, c’era un 64enne faentino, condannato ieri a 3 anni e 8 mesi non solo per omicidio stradale, ma anche per falso. Il conducente, diabetico fin da giovane, si sarebbe dovuto sottoporre a periodiche visite mediche per il rinnovo della patente; invece aveva falsificato ripetutamente i certificati di idoneità alla guida affinché valessero più di quanto realmente prescritto. Era filato tutto liscio per anni. Almeno fino a quella fatidica mattina, quando, andando in crisi ipoglicemica, perse il controllo della sua Audi Q5, travolgendo il ciclista. Un caso clamoroso, per il quale, alla luce delle risultanze documentali dei certificati medici alterati, il sostituto procuratore Marilù Gattelli chiedeva una pena esemplare, pari a 7 anni e 10 mesi.