Faenza, si prepara la nuova Casa della salute

Faenza

Sta prendendo forma in maniera sempre più precisa l’assetto della futura Casa della salute che sorgerà negli spazi attualmente occupati dal centro fieristico, in viale Risorgimento. La direttrice del distretto sanitario faentino, Donatina Cilla, fornisce un’anticipazione di quanto riporterà in proposito lunedì 9 maggio nella seduta della commissione consiliare V.
«L’intervento – spiega Cilla – si dividerà in due stralci su spazi da 800 metri quadrati ciascuno. La prima porzione verrà messa quanto prima a disposizione dei medici di medicina generale, con cui siamo in contatto per sviluppare la metodologia adeguata. I medici saranno circa una decina».
Intanto si aggiungono alcuni dettagli anche su quelli che saranno i primi servizi inseriti all’interno della Casa della salute: «Ci sarà tutto quello che riguarda la parte infermieristica e la parte amministrativa – riferisce Cilla – ma anche la gestione delle patologie croniche. In generale si andrà ad inserire ciò che favorisce una gestione più articolata e realistica della medicina d’iniziativa».
Da parte del Comune è invece filtrato in più occasioni anche il concreto interessamento di Sfera Farmacie. «Ma lo spazio – prosegue Cilla – offrirà potenzialità da sfruttare a tutti coloro che vedono nel polo sanitario una possibilità di integrazione e arricchimento reciproco. Il luogo è assolutamente favorevole a un progressivo sviluppo di tipo modulare». Insomma, Ausl Romagna conferma l’apertura a tutti i soggetti sanitari che vorranno partecipare alla costituzione della nuova CdS, ma la cronologia per la realizzazione deve ancora assumere connotati definitivi.

Di certo, però, c’è che il padiglione A dovrà essere completamente abbattuto prima che si possa costruire sopra: la demolizione dell’immobile era infatti una delle condizioni fondamentali per poter accedere ai fondi del Pnrr con cui sarà realizzata l’opera. «Nei prossimi mesi si dovrà valutare la tempistiche per l’abbattimento – precisa Cilla – e la fase di progettazione durerà almeno per tutto il 2022».
Probabile che l’addio al vecchio padiglione A si attui nei primi mesi del 2023, ma su questo non ci possono essere ancora certezze.

Lo spazio è entrato nella storia della città per avere ospitato la campagna di vaccinazione anti-covid per l’intera popolazione, ma cosa accadrebbe nel caso in cui, con l’autunno, si dovesse rendere necessaria una nuova campagna vaccinale di massa? Gli spazi della Filanda, dove si sono trasferiti i vaccinatori, non sarebbero certo sufficienti: «Tutti ci auguriamo di non dover tornare ad avere una necessità così massiccia – afferma Cilla – ma in ogni caso ci sarebbe il padiglione B, già impiegato per la campagna vaccinale da alcune aziende e dai medici pediatri».

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