Faenza, scontro tra treni: l’amministratore delegato di Rfi era sul Frecciarossa

Faenza
  • 12 dicembre 2023

A 24 ore dall’incidente ferroviario nei pressi di Faenza è emerso un particolare davvero curioso: sul Frecciarossa era presente l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio.

L’indagine

Disastro ferroviario colposo: è questa l’ipotesi di reato iscritta nel fascicolo d’inchiesta aperto ieri dalla Procura della Repubblica di Ravenna.

Un atto dovuto per consentire accertamenti specifici ed eventualmente, qualora la magistratura ne ravvisasse gli estremi, procedere in un secondo momento con l’inserimento di nomi nel registro degli indagati.

Intanto i due treni che si sono scontrati, un Frecciarossa e un regionale Rock, sono stati posti sotto sequestro. Allo stesso tempo, la Procura si muove per individuare tra figure esperte di incidenti ferroviari un perito cui affidare l’incarico di redigere una relazione che possa restituire una ricostruzione di quanto avvenuto. I rilievi sul posto sono stati effettuati dalla Polfer di Bologna e Ravenna, ma alle indagini, coordinate dal pubblico ministero di turno Silvia Ziniti, lavorano anche gli agenti della Squadra mobile di Ravenna. Essenziale per inquadrare la vicenda sarà anche il rapporto dei vigili del fuoco.

Aspetti fondamentali da chiarire saranno inoltre la presenza del segnale di stop lungo il binario e il motivo per cui il Freccia sia andato a impattare con la coda contro la parte anteriore del regionale che, secondo le informazioni trapelate, sarebbe stato fermo dietro il mezzo ad alta velocità, rispettando il semaforo rosso.

Le verifiche interne

A muoversi per fare luce sull’accaduto non è solo la magistratura: anche Trenitalia ha avviato un’inchiesta interna per capire se vi siano state falle nelle procedure o nella comunicazione e per verificare possibili malfunzionamenti dei mezzi.

Il ministero

I vertici dell’azienda pubblica sono stati contattati dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che ha chiesto una relazione accurata sull’episodio chiedendo di «fare subito luce sulle cause dello scontro». Sulla stessa linea anche il numero due del dicastero, il viceministro Galeazzo Bignami: «Attendiamo di conoscere gli esiti delle verifiche su quanto avvenuto - ha dichiarato -. Un evento su cui è necessario accertare i fatti e le cause e verso cui rivolgiamo la massima attenzione, ribadendo la necessità di garantire la sicurezza dei passeggeri, dei lavoratori e quindi dell’infrastruttura».

L’associazione dei consumatori

A sua volta il Codacons interviene chiamando in causa Salvini, cui chiede di aprire «un tavolo con Trenitalia e Rfi» per «affrontare il delicato tema della sicurezza ferroviaria». Il presidente dell’associazione Carlo Rienzi annuncia inoltre la volontà di «offrire assistenza legale ai passeggeri dei due convogli coinvolti nello scontro, che possono chiedere un giusto risarcimento dei danni anche in assenza di lesioni fisiche e solo per la paura e lo stress subiti e per i rischi corsi a causa dell’incidente».

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