Faenza, scomparso dal 29 dicembre: "Aiutateci a trovare Paolo"

Faenza

Dallo scorso 29 dicembre è scomparso senza lasciare la minima traccia di se: da quel giorno il 44enne faentino Paolo Bagnara non è più stato visto da nessuno e non si è nemmeno presentato a lavoro. Un mistero che va infittendosi di giorno in giorno. Ora l’ex moglie Melissa Ossati, assistita dalle avvocate Chiara Donati e Elena Fenati, ha deciso di lanciare un appello rivolgendosi a chiunque possa fornire informazioni utili a dare una svolta alle indagini. Anche perché a subire la situazione c’è la figlia 13enne dei due, profondamente turbata dall’accaduto. È proprio la donna, in base alle informazioni disponibili, l’ultima ad avere avuto un contatto con Bagnara: «Mi ero sentita con lui perché serviva la sua firma per i moduli della vaccinazione di nostra figlia – spiega – ma mi aveva risposto di non volersene occupare». Dopo questo episodio i due ex coniugi non hanno più interagito, né ci sono stati contatti tra padre e figlia. Ossati ha così pensato di raggiungere l’uomo nella sua abitazione, per capire cosa fosse successo dopo giorni di silenzio: era il 7 gennaio, ma la casa è stata trovata vuota e così, il giorno successivo, è scattata la denuncia di scomparsa. «Ho chiesto informazioni nel bar che frequentava – dice l’ex moglie – ma anche lì nessuno sapeva nulla». Dalla casa dell’uomo erano stati portati via gli effetti personali, mentre il suo cellulare avrebbe agganciato la cella telefonica di Roma Termini: una pista, questa, che potrebbe far pensare alla fuga volontaria, rafforzata dal fatto che Bagnara, stando a quanto riportato dall’ex moglie, avrebbe fatto riferimento in passato alla volontà di emigrare in Germania o Albania. Non è chiaro se dietro tali esternazioni vi fossero progetti reali o se fossero solo dettati dallo stress. Una scomparsa repentina e senza avvisaglie dirette, quindi, tanto più che, dopo una separazione complicata, anche i rapporti con l’ex moglie erano tornati su livelli di civiltà, specialmente per il bene della bambina: e infatti, fino al momento della sparizione, Bagnara aveva regolarmente versato gli assegni di mantenimento per la figlia. Figlia che ora, purtroppo, non sa più nulla del padre: «Il mio appello – conclude Ossati – è rivolto a chi potrebbe averlo visto o avere ricevuto delle confidenze da lui precedentemente o dopo la scomparsa. Penso che qualcuno sappia qualcosa: da solo non sarebbe mai stato capace di gestire una situazione del genere. Vorrei che queste persone si facessero avanti, se non altro per la bambina. Lei lo cerca e chiede spesso di lui, ne sente la mancanza, ha anche scritto una lettera a scuola». M.D.

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