Faenza, riqualificazione del centro storico, della rete commerciale e dei servizi

E’ iniziato il percorso partecipato pubblico/privato propedeutico al riconoscimento da parte della Regione di “Faenza Centro Storico” quale hub urbano: un progetto strategico per la rigenerazione e la valorizzazione del cuore cittadino. Con un contributo regionale è stato redatto un piano di fattibilità al quale hanno lavorato insieme agli uffici comunali e gli architetti Ermanno Torre e Sofia Mascilli.
Per il Comune sono intervenuti ieri il vice sindaco Andrea Fabbri e la dirigente Nadia Carboni. Principale obiettivo dell’hub, la cui area è stata identificata internamente alle mura cittadine e del Borgo Durbecco, è attrarre risorse per investimenti pubblici e privati: riqualificazione spazi urbani, promozione del centro storico, sostegno alle imprese attraverso una governance aperta e collaborativa con operatori, associazioni di categoria, cittadini. Secondo gli intendimenti il progetto vuole armonizzare l’area considerata rendendola un modello che integri il commercio (di prossimità), l’abitabilità, l’offerta culturale, l’artigianato, la mobilità sostenibile, il decoro, con un occhio rivolto anche al turismo, in particolare ai brand del motor sport e del palio.
«Il Piano – ha riferito Fabbri – deve rappresentare un’opportunità per recuperare il tempo prezioso inevitabilmente perso (covid, alluvioni), per dare nuovo slancio alla città e all’innovazione. Penso a tematiche come quelle dei parcheggi, del decoro, al contrasto dei comportamenti incivili, al fine di migliorare i servizi destinati al commercio e la vita dei residenti».
Tra le priorità vi è l’incremento dei parcheggi per i visitatori nelle aree periferiche e per i residenti in centro, l’individuazione di spazi inutilizzati da destinare a coworking, allo studio o a funzioni temporanee, azioni di arredo, pulizia e cura estetica, iniziative per le vetrine sfitte. Un osservatorio monitorerà l’andamento del commercio. Saranno analizzati i flussi cittadini per costruire itinerari legati alla storia, alla cultura, all’identità urbana in connessione tra loro e con quelli emergenti.
La futura Cabina di regia del centro storico sarà il motore dell’hub attraverso un modello di gestione partecipativa.
«La coprogettazione pubblico privato – ha sostenuto Nadia Carboni - intende creare un ecosistema attrattivo: tante progettualità trasversali da mettere in rete a delineare l’aspetto della nuova città».
Nei prossimi mesi la Cabina di regia guiderà la definizione del piano triennale degli interventi. Tra le prime azioni in campo una manifestazione di interesse destinata ai vari attori intenzionati a prendere parte all’hub urbano e aderire a un partenariato che porterà a beneficiare dei bandi regionali dedicati. Per raggiungere gli obiettivi è prevista l’apposita struttura dell’hub management affidata alla figura professione di un hub manager.