Faenza, raccolta fondi per i pasti della mensa della Caritas

Faenza
  • 16 ottobre 2025

Con la campagna “Ayoutaci ad aiutare” la Caritas lancia una raccolta fondi il cui obiettivo è raccogliere almeno 6.000 euro per coprire il costo di 1.000 pasti. Questi saranno distribuiti alla mensa del Centro di ascolto diocesano, gestito dalla Fondazione Pro Solidarietate Ets, che si trova nel centro storico di Faenza, in via D’Azzo Ubaldini.

L’iniziativa permette a chiunque - cittadini, enti, imprese, associazioni - di partecipare con una donazione libera, anche piccola, e diventare parte attiva di una rete solidale.

La campagna, partita nei giorni scorsi sulla piattaforma Idea Ginger (ideaginger.it), sarà attiva fino all’8 dicembre. Sarà possibile donare tramite la pagina dedicata al progetto per contribuire a raggiungere l’obiettivo prefissato.

«Con il sostegno alla campagna “Ayoutaci ad aiutare” - spiega il direttore della Caritas diocesana, don Emanuele Casadio - potrai donare a chi vive un momento di difficoltà uno, due o tanti pasti caldi, facendo sì che ogni piatto donato agli ospiti abbia gli ingredienti giusti ogni stagione. In questo modo sosterrai non solo una mensa, ma un luogo dove chi ha bisogno può trovare ristoro, costruire legami forti e duraturi e ritrovare speranza e fraternità. Il tuo contributo sarà prezioso per tutta la comunità».

Nel corso della campagna, saranno promossi eventi e iniziative, come per la Giornata Mondiale dei Poveri di metà novembre, di cui la Caritas informerà tutta la cittadinanza.

Come da tradizione per le raccolte fondi promosse su Idea Ginger, per ogni cifra donata (che può spaziare dai 5 euro in su) sono previste varie ricompense legate al progetto. Tra queste, le presine da cucina realizzate in collaborazione con la sartoria solidale Dress Again, le magliette Caritas realizzate per l’occasione, il report “Povertà e Risorse”. Per le aziende donatrici, inoltre, sono previste attività di team building da svolgere all’interno del Centro di Ascolto diocesano.

Negli ultimi anni la Caritas diocesana ha sperimentato un aumento delle richieste: persone nuove, famiglie in emergenza, fragilità che gravitano attorno al lavoro povero, all’insicurezza abitativa, alla solitudine sociale. Le richieste di aiuto, specie dopo la pandemia, sono in costante crescita nella nostra realtà. Nel 2024 i pasti serviti alla mensa del Centro di ascolto sono stati più di 11mila (11.336), una crescita del 75% rispetto al periodo pre-pandemia.

«In un tempo in cui fragilità e povertà spesso restano invisibili, abbiamo bisogno che la comunità intera si faccia “orecchio e mano”: che non si limiti a vedere, ma che metta a disposizione risorse, partecipazione, vicinanza».

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