Faenza, progetto di riqualificazione al Mic per 600mila euro

Faenza

La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per “Restauro, riqualificazione funzionale con miglioramento della fruibilità e adeguamento impiantistico” del Museo internazionale delle ceramiche. Il progetto, dal costo complessivo di 600mila euro, sarà candidato a un bando regionale per la valorizzazione del patrimonio architettonico storico e contemporaneo a destinazione culturale.
L’obiettivo è intercettare i contributi necessari per l’adeguamento degli impianti elettrico e antincendio alle normative vigenti.
Ma non solo: tra le finalità elencate c’è anche l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire un accesso più agevole a chi soffre di problemi motori.
In questo senso, una delle azioni che potrebbero essere intraprese in caso di aggiudicazione del bando riguarda la porzione di museo compresa nell’ex ebanisteria Casalini, con la realizzazione di una entrata al piano terra per i disabili.
Potrebbero inoltre essere sostituite con luci a led le illuminazioni delle bacheche espositive.
L’attenzione del Mic nei confronti del pubblico affetto da disabilità è stata una delle costanti di questi ultimi anni: tra le iniziative più recenti, si segnala ad esempio l’attivazione di percorsi di visita per fruitori sordi, ciechi e ipovedenti.
Ampliamento
Ma le prospettive del Museo potrebbero presto allargarsi su progetti più ambiziosi, da sviluppare nei prossimi anni, a cominciare dall’ammodernamento del palazzo lasciato in eredità da Muky, l’artista scomparsa nello scorso gennaio. Qui dovrebbe sorgere un museo sulla figura della ceramista e del marito Domenico Matteucci e l’immobile dovrebbe ospitare una sede per residenze d’artista. I problemi, però, da questo punto di vista sembrano non essere pochi, e sono soprattutto di natura economica.
«Al momento – spiega in proposito Eugenio Maria Emiliani, presidente della Fondazione Mic – mancano i fondi per portare avanti un intervento. Molte risorse potrebbero essere assorbite dai lavori di ristrutturazione».
Il vecchio convento
Un altro progetto che da tempo si trova sui tavoli di Mic e Amministrazione comunale è quello per l’annessione del vecchio convento di San Maglorio, adiacente al museo. Circa un anno fa Palazzo Manfredi avrebbe anche fatto realizzare una bozza progettuale con tanto di budget per collegare i due immobili e per eventuali interventi su impiantistica e pavimenti, oltre che per il restauro di alcuni affreschi.
La cifra si aggirava sui 500-600mila euro ma il progetto, dopo che la chiesa è stata messa al riparo da possibili cedimenti con una operazione di consolidamento strutturale, resta fermo e probabilmente potrà essere affrontato solamente quando sarà risolta una volta per tutte la spina dell’eredità di Muky.

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