Faenza, nuovo sostegno per le imprese colpite dalle alluvioni

Faenza
  • 22 ottobre 2025

L’amministrazione comunale continua a sostenere il tessuto economico locale, colpito dalle alluvioni del maggio 2023 e del settembre 2024, approvando nuovi criteri per la concessione di contributi straordinari destinati alle imprese commerciali e artigianali.

Nello specifico è stato appena approvato un piano di contributi straordinario per un totale di 200mila euro, in parte costituito da donazioni ricevute dal Comune di Faenza, con l’intento di aiutare le imprese nella ripartenza o sostenere, anche solo parzialmente, le perdite subìte nel caso di cessata attività.

Si tratta di un insieme di azioni che mirano ad accompagnare e sostenere la ripresa, incentivando nuove attività a Faenza, e anche sostenendo chi ha scelto di lavorare nelle aree colpite dalle alluvioni. Le azioni si sommano a quelle già messe in campo in passato, come lo sconto sull’occupazione del suolo pubblico, misura che il Comune ha mantenuto fin dall’introduzione successiva all’emergenza sanitaria da Covid. A questa si aggiungono la dotazione di 10mila euro per chi aveva subìto la terza alluvione e le agevolazioni per gli ambulanti sull’occupazione del suolo pubblico.

L’ultimo intervento introdotto si articola lungo tre direttrici principali, i cui criteri, modalità e termini sono stati definiti in altrettanti disciplinari approvati dalla Giunta.

Un primo filone è dedicato al sostegno delle nuove imprese commerciali e artigianali che si attiveranno ex novo nell’intero territorio comunale nel corso del 2025. Il contributo, pari all’80% della TARI (Tassa sui Rifiuti) dovuta per l’anno 2025 e fino a un massimo di 2mila euro, è un incentivo a investire e a mantenere l’attività per almeno tre mesi, come già sperimentato lo scorso anno.

Un secondo provvedimento intende dare un impulso all’economia, sostenendo le aziende coinvolte dagli eventi meteorologici che si sono attivate negli anni 2023 e 2024 in vie e piazze specificatamente alluvionate a maggio 2023. Anche in questo caso, il sostegno è commisurato all’80% della TARI 2025, fino a 2mila euro, a condizione che l’attività sia mantenuta alla data di presentazione della domanda.

La misura che riflette un’attenzione particolare alle imprese, il terzo sostegno, è destinato a risarcire parzialmente le perdite subìte dalle attività costrette a chiudere. Il Comune di Faenza, infatti, è tra le poche amministrazioni a prevedere un riconoscimento per gli imprenditori che erano iscritti al Registro delle Imprese a maggio 2023 e che, a causa dell’alluvione subìta nella sede a piano terra, hanno dovuto cessare l’attività nel 2023 o nel 2024. Per questa categoria, è previsto un contributo unico e forfettario di 2mila euro per impresa. Sebbene sia una somma limitata, essa costituisce un gesto di attenzione nei confronti di chi ha visto il proprio progetto imprenditoriale spezzato dalla calamità e ha optato per la chiusura.

Le domande per tutte e tre le categorie di beneficiari dovranno essere presentate in modalità telematica tramite il portale Servizi a Cittadini e Imprese all’indirizzo internet https://vbg.provincia.ra.it/sportellopolifunzionale/index/B188/X2 a partire dal 27 ottobre e con termine ultimo fissato per il 27 dicembre 2025.

L’erogazione del contributo straordinario avverrà in base al criterio cronologico di presentazione delle domande, fino al completo esaurimento delle risorse stanziate. L’amministrazione si riserva la facoltà di ridefinire i criteri in caso di fondi residui o nuove donazioni. Parallelamente è stato dato mandato agli uffici preposti di predisporre la concessione di contributi alle aziende (commisurati all’importo dell’IMU) destinati alla locazione di immobili nelle zone alluvionate e nel centro storico, incentivando, così, l’insediamento di nuove imprese o associazioni.

«Con questo intervento – dichiarano il vicesindaco Andrea Fabbri e l’assessora al Bilancio Denise Camorani – vogliamo ribadire che il Comune di Faenza è e resterà al fianco del proprio tessuto economico, anche oltre le misure previste dai canali ufficiali dello Stato e della struttura commissariale. Le imprese faentine hanno subito colpi durissimi, alcune più volte, ma hanno dimostrato una straordinaria capacità di reagire e di credere ancora nel proprio territorio. Sostenere chi sceglie di ripartire, così come riconoscere il sacrificio di chi ha dovuto chiudere, significa investire nella tenuta sociale e nella vitalità della nostra comunità. È un segno di fiducia e di vicinanza a chi, nonostante tutto, continua a credere in Faenza e nel suo futuro. Faenza e il suo territorio è stata la città maggiormente colpita ma non ha avuto aiuti speciali; purtroppo, le imprese non ebbero l’agevolazione del CIS e molte furono costrette a chiudere. Per questo era doveroso dare un segnale, con la speranza che altri possano seguire questo esempio».

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