Faenza, nuova scuola per l’infanzia, progetto da 5 milioni di euro

Faenza

E’ pronto il progetto della nuova scuola per l’infanzia ‘Il Girasole’ andato completamente distrutto con l’alluvione del 2023. Alla fine di un percorso che ha visto diverse valutazioni alla luce di normative ancora non definite sulle nuove costruzioni in aree alluvionali, mancando i piani speciali, si è deciso di ricostruire nel sito precedente, dove l’edificio esistente sarà abbattuto.

La superficie misura 3.500 metri quadri e la nuova scuola per l’infanzia avrà 1.200 metri quadri coperti su un unico piano, ma rialzato su colonne portanti alte tre metri, che lasceranno agibile il verde sottostante per attività all’aperto dei bambini.

Il costo è di 5 milioni di euro, coperti per 3 milioni dall’ordinanza commissariale per le emergenze e altri 2 da integrarsi con la prossima ordinanza 13 ter. Entro l’anno dovrebbe essere completato l’iter che prevede la realizzazione del progetto definitivo, la gara di appalto e l’assegnazione dei lavori. Per la fruibilità si rimanda all’anno scolastico 2026-27. Ospiterà quattro aule e sarà capace di ospitare 120 bambini, rispetto ai 100 attuali, momentaneamente traslocati al plesso Tolosano.

Il progetto è stato concepito per rispondere alle esigenze educative attuali, considerando anche eventuali sviluppi futuri, e si articola nel rispetto delle normative idrauliche: «Un aspetto fondamentale in quel preciso contesto - ha spiegato il sindaco Massimo Isola -: una scelta che permetterà di realizzare l’opera così strutturata indipendentemente dall’approvazione dei futuri piani speciali».

Proprio per questo motivo è stato complesso giungere alla stesura del progetto a cui ha lavorato l’architetto Antonio Bandini in armonia con lo staff dell’ufficio tecnico comunale, guidato da Patrizia Barchi. Un progetto innovativo che non intacca il tessuto urbano precedente e si adatta alla reale condizione dell’area in cui sorgerà e si concilia con le attività didattiche. Le aule saranno nello stesso numero delle precedenti, ma i volumi consentono di riservare maggiori spazi ai laboratori, fra i quali anche quello della ceramica.

La scelta della sopraelevazione guarda alla sicurezza in caso di allagamenti e non pregiudicherà la funzionalità.

L’accesso sarà centrale tramite rampa a spirale inserita in un foro a cielo aperto sulla geometria rettangolare con morbide insenature. Le colonne che reggono la struttura lasciano aperta la possibilità futura di edificare anche al piano terra.

«Il percorso è stato complesso - ha commentato il sindaco - perché andiamo a realizzare una scuola in presenza di un calo delle nascite: 50-60 alunni in meno su ogni istituto di ogni ordine e grado. Ciò ha aperto una riflessione seria. Inoltre la questione dei fondi, che siamo riusciti a reperire inserendo l’asilo tra le opere emergenziali del commissario Figliuolo, mancando da parte dello stesso una specifica ordinanza sui beni immobili pubblici. Infine è stato necessario un duro lavoro per le autorizzazioni da parte di una fitta rete di enti competenti».

La soluzione trovata «è condivisa e apprezzata dal mondo scolastico - ha aggiunto l’assessora Martina Laghi -, frutto di confronti e relazioni molto intensi e partecipati».

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