E’ stata presentata la convenzione per la gestione dei parchi Roberto Bucci e della Rocca e dei laghi artificiali di viale Baccarini e di quello nell’area residenziale di via Lesi.
La nuova gestione dei quattro siti coinvolgerà l’Unione della Romagna Faentina, l’Associazione rilevatori faunisti (Arif) e Fabio Dall’Osso, medico veterinario e dottore in Produzioni animali e controllo della fauna selvatica. Il nuovo percorso gestionale avrà una durata complessiva di tre anni e sarà volto non solo a tutelare, ma anche a valorizzare sia le aree verdi pubbliche oggetto della nuova gestione, sia la biodiversità urbana.
In base agli accordi stipulati, all’Unione della Romagna Faentina spettano la gestione degli alberi e degli arbusti, la manutenzione dei viali, degli arredi, dei giochi destinati ai bambini e dei servizi igienici.
L’Unione, tramite apposita convenzione, ha affidato all’Arif una serie di mansioni legate alla gestione ordinaria e giornaliera delle quattro aree verdi pubbliche e in particolare dei parchi Bucci e della Rocca, ma anche di manutenzione e vigilanza. Nello specifico all’associazione sono stati demandati compiti di apertura e chiusura dei due parchi, la raccolta dei rifiuti gettati a terra e lo svuotamento dei cestini adibiti alla raccolta differenziata dei rifiuti, lo sfalcio delle erbe (attuando la metodica dello “sfalcio ridotto” che consente una maggiore tutela della biodiversità urbana), la pulizia dei vialetti, delle isole e dei complessi sistemi di circolazione ed ossigenazione delle acque, l’alimentazione degli animali, la vigilanza sul corretto comportamento dei visitatori e, in collaborazione con le forze di polizia, il contrasto agli errati conferimenti di rifiuti, allo svolgimento non autorizzato di attività a scopo di lucro e all’affissione non autorizzata di locandine. L’associazione avrà inoltre i compiti di svolgere, tre volte all’anno, l’analisi chimica delle acque del parco Bucci, di gestire i due punti informativi presenti presso i due giardini pubblici e di organizzare iniziative divulgative rivolte alla cittadinanza.
L’Unione ha inoltre affidato, tramite apposito contratto, al dott. dall’Osso la gestione faunistica e sanitaria delle quattro aree verdi pubbliche, la gestione dei rapporti con i vari enti pubblici, lo svolgimento di visite guidate gratuite rivolte a scuole, università, centri ricreativi estivi (Cre), famiglie e gruppi di turisti e lo svolgimento di attività formative rivolte sia ai volontari operanti presso le quattro aree verdi pubbliche, sia agli studenti stranieri che periodicamente giungono a Faenza per prestare servizio presso le suddette aree nell’ambito del progetto europeo Erasmus+.
In ultimo, c’è da registrare che, al termine di un lungo e complesso percorso valutativo durato circa due anni, i parchi Bucci e della Rocca hanno acquisito la qualifica di “Mostra faunistica permanente”, un riconoscimento rilasciato congiuntamente dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e dal ministero della Salute. La qualifica di mostra faunistica permanente viene rilasciata sulla base delle normative dell’Unione Europea vigenti in materia che prevedono che, nei prossimi anni, tutti i giardini pubblici con presenza di animali introdotti dall’uomo presenti nel territorio dell’Unione Europea vengano sottoposti ad attenta valutazione circa la loro corretta gestione per poi essere inquadrati o come giardini zoologici o come mostre faunistiche permanenti.
Nella comunicazione ufficiale giunta dai tre ministeri viene lodata la gestione sia degli spazi, sia degli animali residenti presso i due giardini pubblici che viene definita “ottima” e si sottolinea come i due giardini pubblici siano stati i primi nel nostro paese a completare con successo il percorso valutativo e ad essere insigniti del prestigioso riconoscimento.
Un risultato che pone l’Unione della Romagna Faentina all’avanguardia a livello nazionale nella tutela e nella valorizzazione delle aree verdi pubbliche e della biodiversità urbana, costituendo un modello virtuoso che i tre ministeri auspicano possa essere seguito anche da altre amministrazioni locali.