Faenza, malato di Sla e immobile vuole comunque votare, la moglie: “Voglio rispettare la sua volontà”

Faenza
  • 08 giugno 2024

Tra i faentini oggi e domani chiamati a votare per le Europee, ci sarà anche Romano Morelli, le cui condizioni di salute hanno richiesto l’attivazione da parte dell’ufficio elettorale di una speciale procedura, comunque prevista in questi casi eccezionali: voterà al proprio domicilio con la formula del voto assistito.

Un esempio, il suo, di dovere civico che supera le difficoltà e fornisce una dimostrazione di quanto il diritto acquisito voglia essere esercitato, finché se ne ha la forza e la possibilità.

«Voglio rispettare la sua volontà – afferma la moglie Maria Rosa Venturi -: mio marito ha 87 anni ed è affetto tra l’altro da Sla e sclerosi bilaterale distrofica, è immobile ma cosciente pur comunicando solo gli occhi. Ha espresso il desiderio di votare e io mi sono attivata per soddisfare questa sua richiesta».

La procedura non è semplicissima, ma se ci si attiva, come ha fatto la signora Venturi, se ne viene a capo.

«Non basta produrre certificati e documenti attestanti la malattia – racconta – ma è necessaria una visita da parte di un medico dell’Ausl, servizio Igiene, che nei giorni scorsi abbiamo ricevuto in casa per constatare lo stato di degenza. Romano ha bisogno di tutto, non riesce a reggere nemmeno la matita per votare, perciò sarà un voto assistito. Verranno a casa nostra il segretario del seggio di via Tolosano con uno scrutatore e sarò io a svolgere le sue funzioni seguendo le sue indicazioni».

La pratica del voto domiciliare, in questo caso assistito, è possibile grazie alla Legge 7 maggio 2009, n. 46, subentrata alla Legge 27 gennaio 2006, n. 22, che stabiliscono il diritto a votare presso la propria abitazione degli elettori affetti da gravissime infermità: persone intrasportabili, per i quali l’allontanamento dall’abitazione risulti impossibile, anche con l’ausilio dei servizi previsti dall’articolo 29 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104; gli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione.

Le certificazioni da produrre sono rilasciate gratuitamente dall’Ausl e non devono essere anteriori a 45 giorni dalla data delle elezioni.

Per gli intrasportabili la certificazione deve riportare una prognosi non inferiore a 60 giorni. Dopodiché entro il 15° giorno antecedente il voto va presentata al sindaco la richiesta di votazione includendo la documentazione, una dichiarazione attestante la volontà dell’elettore, una copia della tessera elettorale, il documento d’identità e il certificato del medico designato dall’Ausl ad effettuare la visita domiciliare. Terminata la procedura, il voto potrà essere espresso al proprio domicilio nelle formalità prescritte e negli orari di apertura dei seggi.

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