Nella Sala del Consiglio comunale di Faenza, intitolata a Enrico De Giovanni, si è insediata la Consulta delle Ragazze e dei Ragazzi per l'anno scolastico 2025-2026. L'organismo consultivo accoglie giovani studenti provenienti dalle classi seconde delle scuole secondarie di primo grado della città, coinvolgendo gli istituti comprensivi del territorio in un'esperienza di cittadinanza partecipata per portarli a essere protagonisti della vita pubblica locale.
La nuova assemblea vede la partecipazione degli istituti Cerini (inclusa la sezione di Reda), San Rocco (con le sezioni di Granarolo), Europa e Matteucci dalli quali provengono 50 ragazze e ragazzi affiancati dai rispettivi docenti coordinatori, così da garantire una voce per ogni quartiere e frazione faentina.
Il percorso di quest'anno, aderendo al progetto ‘Concittadini’ dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, ha per titolo ‘Voci di donne faentine: storie, diritti e spazi di parità’, incentrato sul tema della toponomastica femminile e la visibilità delle donne nella memoria collettiva. Partendo dalla constatazione che, troppo spesso, gli spazi pubblici raccontano una storia prevalentemente maschile, i componenti della Consulta saranno chiamati a impegnarsi in un'attività di ricerca e valorizzazione delle figure femminili che hanno segnato la storia culturale, sociale e politica di Faenza. Il progetto si intreccia inoltre con importanti anniversari nazionali, come l’ottantesimo anniversario del primo voto alle donne (nella tornata elettorale del 17 marzo 1946) e dell’Assemblea Costituente (il 2 giugno 1946), collegando così la dimensione locale alla storia della Repubblica Italiana.
Le attività, strutturate in una serie di incontri laboratoriali distribuiti tra dicembre e maggio, prevedono una ricerca attiva sulle biografie di donne locali come Gentile Malatesta, Silvia Baroni Semitecolo, Lucia Spada, Giovanna Bosi Maramotti, Annarosa Gentilini e Bianca Fonzari. I ragazzi non seguiranno lezioni frontali, ma saranno coinvolti in gruppi di lavoro per analizzare il cammino dei diritti delle donne in Italia e indagare l'impatto che queste figure hanno avuto sul territorio faentino. Tra gli appuntamenti più significativi ci sarà la partecipazione, nel mese di marzo, all'iniziativa ‘Porte aperte in Assemblea Legislativa’ a Bologna, un'occasione di confronto diretto con le istituzioni regionali sulle politiche di genere e i diritti di cittadinanza.
“È stato davvero coinvolgente — spiega l'assessora Martina Laghi — vedere l'entusiasmo e l'attenzione dei ragazzi nell'affrontare un tema così importante. Credo sia fondamentale permettere ai nostri giovani cittadini di vivere in prima persona il concetto di rappresentanza: è un’esperienza che non solo li forma, ma arricchisce profondamente anche il nostro operato amministrativo. Un ringraziamento sentito va alle scuole e agli insegnanti che seguono questi ragazzi, così come alle famiglie che credono in questo progetto”.
L'obiettivo di questo cammino, che si snoderà fino a giugno nel corso di sei incontri, sarà la creazione della ‘Mappa delle donne di Faenza’, un prodotto che raccoglierà le biografie e i luoghi della memoria attraverso l'uso di strumenti digitali e mappe interattive. Il progetto vedrà la sua conclusione il 3 giugno 2026, in occasione della Festa della Repubblica presso il plesso di Reda, con una restituzione pubblica del lavoro svolto alla città. In quell’occasione, i ragazzi presenteranno i risultati dei loro lavori e sottoporranno all'amministrazione una proposta per l'intitolazione simbolica di uno spazio pubblico a una figura femminile, lasciando così un segno del loro impegno civile nel tessuto urbano.