Faenza, 200 trattori della Coldiretti pronti in caso di neve

Faenza

E’ in arrivo la neve. Un peggioramento delle condizioni meteo è atteso per oggi con nevicate in collina di moderata intensità, mentre in pianura saranno deboli e miste ad acqua.
«Le previsioni sono di precipitazioni non intensissime e di breve durata: entro la giornata di sabato vi sarà poi un miglioramento – afferma Roberto Gentilini dell’Osservatorio Torricelli di Faenza –. Le temperature si aggireranno tra i - 2 e i + 2 gradi di notte, e sui 7/8 gradi di giorno».
Chi desidera vedere accumuli in pianura ha dunque poche speranze, mentre oltre i 200 metri la coltre potrebbe raggiungere anche i 10/20 centimetri.
«Basta una corrente un po’ più fredda – continua l’esperto faentino – e questo quadro previsionale potrebbe cambiare, ma per ora i modelli dicono questo. La fase è molto dinamica, in linea comunque con il periodo. Le precipitazioni sono ancora molto sotto la media annua, calcolata dal 1946 ad oggi, di 750 mm di pioggia, però abbiamo superato il 2020 che si è fermato a 450 mm, rispetto ai 470 registrati finora nel 2021».
A parere di Gentilini, inoltre, «il freddo vero deve ancora arrivare, se arriverà».

Al momento sono scongiurati rischi per l’agricoltura, in quanto le colture delle nostre zone (frutteti, vigneti, seminativi) sono abituate a questi fenomeni: vanno in sofferenza solo con temperature sotto zero per un periodo prolungato, sia di giorno che di notte.
Anzi se arriva la neve con il termometro tra -1 e +1 gradi può addirittura essere un beneficio per la terra. In merito alle gelate, queste diventano particolarmente pericolose quelle in condizioni di sereno: se si mantiene nuvoloso o se piove è difficile che possano verificarsi, seppure i mutamenti climatici ormai ci hanno abituati a situazioni piuttosto anomale.

Intanto la Coldiretti evidenzia il ruolo e l’impegno degli agricoltori in caso di nevicate: «Sono oltre 200 i trattori dei nostri soci pronti alla mobilitazione per liberare le strade rurali e di montagna dalla neve e per la distribuzione del sale contro il gelo».
Viene sottolineata «l’importanza dei mezzi agricoli per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficilmente raggiungibili».
Tale impiego riduce il rischio di isolamento di abitazioni e famiglie nelle aree più impervie, favorisce la tempestività degli interventi, garantisce gli approvvigionamenti alimentari anche agli animali e la consegna del latte.
La mobilitazione degli agricoltori per garantire la viabilità in occasione di nevicate è storica: succedeva infatti che più famiglie contadine di una stessa zona si mobilitassero insieme per ripulire le loro strade, impiegando un attrezzo chiamato in dialetto “Poiana”: un vero e proprio spazzaneve ante litteram, in legno, a forma di triangolo, trainato prima dai buoi e poi dai trattori.
Vi salivano sopra intere famiglie per fare peso e fare in modo che la neve venisse spazzata ai lati delle strade. I passaggi erano continui e per i più giovani era perfino un divertimento salirci sopra.

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