Faenza, frattura al femore per il pincher: padrona a processo

Faenza

I suoi vecchi padroni lo avevano chiamato Diesel, ma Enpa ha cambiato il suo nome in Gas: il cane, un pincher, era stato sequestrato dalla Polizia locale dell’Unione della Romagna faentina nel marzo del 2021, dopo che erano giunte alcune segnalazioni che parlavano di un animale tenuto in condizioni non ottimali e affetto da una vistosa zoppia. È per questo che ora una donna, indicata come proprietaria, si trova a dovere difendersi in tribunale a Ravenna dall’accusa di avere maltrattato la bestiolina.

Nell’udienza di ieri mattina il giudice Federica Lipovscek ha ascoltato le testimonianze dell’agente della Polizia locale che alla fine di febbraio del 2021 si recò nell’abitazione in cui viveva la padrona per sincerarsi delle condizioni di Gas e della presidente di Enpa Faenza, Maria Teresa Ravaioli: era stata proprio l’associazione, costituitasi parte civile con l’avvocato Barbara Liverani, a inoltrare al Comando di via Baliatico la segnalazione decisiva dopo averne ricevuta una anonima alcuni mesi prima.

L’agente, rispondendo alle domande del vice procuratore onorario Katia Ravaioli, ha raccontato di essersi ricordato dell’allarme lanciato da Enpa una volta trovatosi nelle vicinanze della casa per eseguire i rilievi su un incidente stradale: «Il cane era legato a una corda lunga un paio di metri – ha detto –. Una volta liberato, zoppicava con una delle due zampe posteriori alzate». E della registrazione all’Anagrafe canina non è stata trovata nessuna traccia. Pochi giorni dopo è arrivata la perquisizione, e con essa il sequestro del cane e l’affidamento al canile.

La presidente di Enpa Faenza ha inoltre riferito che già nel novembre 2020 la casa era stata oggetto di una verifica, quella volta da parte delle Guardie zoofile: «Ma furono prese a male parole e cacciate». Quanto allo stato di salute in cui versava Gas, la perizia ortopedica commissionata a un veterinario citava una «frattura scomposta al femore», ormai calcificata e probabilmente da far risalire a qualche mese prima. Ora, però, la situazione del pincher è nettamente migliorata: «Dopo le cure e la riabilitazione sta bene ed è un cane felice – ha sottolineato la presidente di Enpa – e siamo riuscito a farlo adottare da una bella famiglia». Insomma, per Gas c’è stato un lieto fine, mentre per la sua padrona di un tempo sarà il giudice a decidere: nella prossima udienza, fissata in autunno, dovranno testimoniare le Guardie zoofile, mentre Enpa produrrà una relazione sulle spese sostenute per l’accudimento di Gas.

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