Faenza, finte residenze al Nord per pagare meno la polizza rc auto: 65 indagati

Dalla Campania, per oltre due anni, si sono fatti assicurare in Romagna. Tutti chissà perché a Lugo, qualcuno a Faenza, per stipulare fior fior di polizze rc auto. Nessuno dei titolari, tuttavia, abitava nel comune della Bassa Romagna. Indicavano tutti quanti le stesse cinque città del Nord Italia. Il motivo? Erano comuni con un rischio assicurativo enormemente più basso rispetto a quello valutato a Napoli, Caserta, Pozzuoli, o nelle altre reali residenze nelle quali gli accertamenti delle forze dell’ordine hanno appurato risiedessero i titolari delle assicurazioni.
Alla fine in 65 hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Sono accusati di truffa ai danni della stessa filiale locale di una nota compagnia assicurativa.
Tutti residenti in 5 città
Nel capo d’accusa formulato dal sostituto procuratore Cristina D’Aniello, titolare del fascicolo, i fatti si ripetono con lo stesso copione. C’è chi avrebbe fornito un falso certificato di residenza, scegliendo tra una fra le più gettonate località a basso rischio assicurativo: Trecate (in provincia di Novara), Aldino (Bolzano), Cigliano e Arborio (Vercelli) o Castiglione delle Stiviere (Mantova). Così facendo sarebbero riusciti a pagare meno di assicurazione.
Ma non è l’unico escamotage adottato. La falsa residenza sarebbe stata presentata anche dichiarando la convivenza con altri soggetti titolari di classi di merito più favorevoli, ottenendo così un ulteriore “sconto” sul prezzo finale della polizza.
A completare l’elenco degli stratagemmi escogitati ed evidentemente riproposti in maniera sistemica ci sono anche i passaggi di proprietà fittizi, a loro volta finalizzati a ridurre la spesa per la copertura sul veicolo.