Faenza, fatto brillare l'ordigno bellico trovato alla Graziola

Faenza

Si sono svolte ieri tra Faenza e Brisighella le operazioni di rimozione e brillamento dell’ordigno bellico rinvenuto lunedì scorso al centro sportivo Graziola, proprio nel campetto dove si allenavano i ragazzi del rugby.
Si tratta di un’area che rientra nel progetto di restyling del comparto finanziato dal Pnrr, pertanto oggetto di sondaggi archeologici, richiesti dal progetto stesso in quanto area tutelata dalla Soprintendenza. Nel punto esatto sorgerà la nuova Club house del Centro sportivo.

Ebbene durante uno scavo alla profondità di un metro l’escavatore ha scoperto quello che è poi risultato essere un proiettile d’artiglieria da terra tedesco del diametro di 10 centimetri, sparato ma rimasto inesploso, contenente meno di un kg di esplosivo.
Il terreno è prospiciente alla via Sant’Orsola che ieri mattina è stata chiusa al traffico.
Sul posto è stato istituito il Coc (Centro operativo comunale) coordinato dalla prefettura e si sono portati gli artificieri dell’8° Reggimento Genio Guastatori della Folgore di Legnago, competente per territorio, la Polizia di Stato, la Protezione Civile (coordinata da Marco Iacchetta), personale sanitario e del Comune, Polizia Locale e assessori Massimo Bosi e Milena Barzaglia.
Le ultime verifiche sul campo hanno fatto propendere per una rimozione dell’ordigno e trasporto alla cava Soglia di Brisighella, già utilizzata per precedenti ritrovamenti, dove intorno a mezzogiorno è stato fatto brillare in tutta sicurezza.
«Si tratta di un proiettile (granata) sparato da una postazione di artiglieria tedesca – ha commentato l’ufficiale dell’8° Reggimento Genio Guastatori –: questo è rimasto inesploso e probabilmente faceva parte di una serie di colpi sparati da una batteria di stanza nella periferia della città».
In attesa dell’Esercito, ha coordinato le operazioni la Protezione Civile.
«Eravamo pronti a tutto – ha riferito Marco Iacchetta – secondo le procedure previste dalla Prefettura in collaborazione con il commissariato di Faenza».
Al ritrovamento non è stata data grande eco, anche per evitare l'affluenza di curiosi, essendo l’area a poca distanza dalla città.
«Come abbiamo saputo – ha detto l’assessore Bosi – abbiamo subito bloccato ogni attività al Centro sportivo e nei dintorni in attesa delle indicazioni degli organi competenti. Tutto si è risolto per il meglio in tempi brevi e non sono state necessarie evacuazioni o provvedimenti particolarmente restrittivi». FOTO MMPH

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