Faenza, Dovizioso e la pista da cross: necessario investire 10 milioni di euro per ultimare il progetto

Faenza

Per ultimare il progetto della pista da cross Monte Coralli su terreni di proprietà comunale servirebbero molti di più dei 4milioni ad essa destinati dai fondi Pnrr Sport e inclusione – Cluster 3.

Questo perché sono previsti interventi anche sull’ambiente circostante come l’allargamento della strada di accesso, in previsione di flussi massicci, di cui si occuperà il l’Amministrazione comunale di Faenza, e tutta una serie di opere che porteranno i costi complessivi intorno ai 10 milioni di euro tra fondi pubblici e privati.

Luci per le gare in notturna

L’Amministrazione comunale faentina ha dato il via libera a un prestito (con la Cassa depositi e prestiti) di 180mila euro da estinguersi in 15 anni con finalità di realizzazione di un impianto di illuminazione che permetterà di organizzare gare internazionali e allenamenti anche in orari notturni.

La frana da ripristinare

Inoltre anche qui si è dovuto intervenire per ripristinare una frana causata dagli eventi climatici del maggio scorso: una spesa di 200mila euro non prevista.

La gestione

Come emerso contestualmente alla mostra “FareFaenza” al Palazzo del Podestà, i fondi del Pnrr riguardano solo la parte degli edifici a servizio della pista, i box e il paddock.

Tutta la parte inerente i lavori sulla pista, compresa la successiva manutenzione è invece a carico della gestione di Andrea Dovizioso: responsabile dei lavori e amministratore di Rpm, la società committente, è Antonio Dovizioso, padre dell’ex rider della Ducati.

La torre, il ristorante

Finora per il primo step sono stati spesi 592.376,87 euro. Ancora da realizzare sono la torre dei cronometristi e le opere che disegneranno infine lo “04 Park - Monte Coralli” che mette in cantiere anche un nuovo ristorante e diversi spazi per l’accoglienza extrasportiva.

Un’intera collina rimodellata

La morfologia della pista è già delineata: notevole è l’impatto ambientale su un’intera collina, rimodellata da ruspe ed escavatori.

Come risulta dalla relazione generale del progetto sono state corrette le pendenze, è stata creata continuità̀ paesaggistica con i margini e prolungato l’asse visivo oltre la pista, coinvolgendo la cornice naturale boschiva, bilanciando sterri e riporti, spostando il terreno e ricomponendo pendenze dolci e continue, in analogia alle terre coltivate vicine. Sono stati abbattuti alberi, ma vi saranno nuove piantumazioni.

Il progetto

Il progetto è stato elaborato dallo studio ravennate Paisà, e l’esecuzione affidata a F.lli Geminiani Srl di Marzeno specializzata in lavori stradali e movimento terra. L’impianto sarà inoltre sede del Centro tecnico federale della Fmi (Federazione motociclistica italiana), che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Faenza e avrà in loco uffici, aula didattica e spazi per le moto da impiegare nella formazione di piloti e tecnici.

L’intero complesso è destinato in pratica a diventare un centro polifunzionale con servizi complementari e non solo sportivi per le moto, ma anche per le bici (pista di pump track) oltre che di interesse per chi desidera vivere all’aria aperta il tempo libero.

Come rimarcato dal sindaco Massimo Isola «sarà un luogo ideale in cui la Faenza del futuro può individuare spazi aggregativi attrattivi e funzionali per sport e turismo».

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