Nella giornata di venerdì 31 ottobre il Comitato del Patrimonio Mondiale Unesco ha ufficialmente reso noto che la città di Faenza è diventata città creativa Unesco per l’Artigianato e le Arti Popolari. Faenza entra così nella rete mondiale delle Città Creative Unesco, al fianco di altre realtà italiane; l’ingresso della città conferma la centralità della sua identità ceramica, espressione di un sapere diffuso che continua a evolversi. La città si afferma così come punto di riferimento internazionale per la valorizzazione del patrimonio immateriale, per la promozione della cultura materiale e per la costruzione di nuove forme di collaborazione tra territori, istituzioni e comunità creative. “Questa nomina -spiega il sindaco Massimo Isola- ci riempie di orgoglio e di responsabilità perché riconosce nella ceramica la tradizione e l’innovazione che essa rappresenta. Il risultato premia l’intera città e testimonia la resilienza, la forza di un’intera comunità che ha saputo preservare il patrimonio e rinnovarlo. Pensiamo al periodo dell’emergenza sanitaria dettata dal Covid, queste difficoltà non ci hanno fermato: la città è stata spronata a creare un percorso alternativo: il format Made in Italy. Una mostra mercato interamente dedicata alla ceramica italiana. La nomina di Faenza a Città Creativa Unesco riconosce la nostra capacità di reazione a catastrofi naturali come le alluvioni, al tempo i lavoratori hanno visto laboratori e produzioni spazzati via, ma la loro capacità di rialzarsi ha permesso di ripartire con forza e coraggio. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato: il team di lavoro, la rete dell’artigianato ceramico, i musei, le scuole, le associazioni culturali e i cittadini che hanno contribuito a costruire la candidatura“. Con questo riconoscimento Faenza si afferma come capitale italiana della ceramica e dell’artigianato artistico, custode di una tradizione viva e laboratorio di un futuro in cui la cultura e la creatività diventano strumenti di progresso, coesione e sviluppo sostenibile.
Faenza diventa città creativa Unesco