Faenza, distruggeva ripetutamente l'orto di un anziano: condannato

Faenza

Chiedeva solo di poter coltivare in tranquillità il proprio orto sull’argine del fiume Lamone, in zona Orto Bertoni. Ma qualcuno arrivava puntualmente a rovinarglielo, per anni, dal 2017 al 2020. Dispetti che hanno passato il limite e avrebbero avuto origine da precedenti dissapori che avevano sempre come protagonisti i due attori principali del processo terminato giovedì pomeriggio in Tribunale a Ravenna: uno è un 57enne di origini albanesi, condannato per molestie a due mesi di arresti dal giudice Tommaso Paone, l’altro è il pensionato che lo aveva denunciato, sentendosi vittima di una sorta di persecuzione.
E infatti l’accusa originaria nei confronti del 57enne, poi riqualificata dal giudice nella sentenza, era proprio quella di avere commesso atti persecutori nei confronti dell’anziano, che a causa della conflittualità con il “rivale” lamentava di essere precipitato in uno stato di ansia e paura, cambiando persino le proprie abitudini per evitare di incontrare, tra melanzane e pomodori, l’uomo che spesso si faceva trovare sul posto con atteggiamenti di sfida o intimidatori.
Nel tempo la situazione si era quasi fatta invivibile per il pensionato e, oltre alle frequenti devastazioni operate ai danni dell’orto, il 57enne si sarebbe reso responsabile anche di vere e proprie minacce rivolte all’anziano, arrivando a pronunciare frasi come: «Se mi condannano ti distruggo tutto e t’ammazzo», «Se non togli la denuncia ti ammazzo, ti taglio il collo».
Ma sono diversi gli episodi raccontati dalla parte offesa, e in alcuni casi si sarebbe anche passati dalle parole ai fatti, fortunatamente senza esiti gravi: in una occasione, infatti, l’ortolano ha raccontato di essere stato oggetto del lancio di un petardo, fatto scoppiare vicino ai suoi piedi.

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