Faenza, conigli abbandonati al Parco Bucci: “Così si rischia di ucciderli”

Il fenomeno dell’abbandono degli animali domestici continua ad imperversare. E il parco Bucci non è esente. Ad essere interessati soprattutto i conigli, negli ultimi anni oggetto di un radicale prelievo e trasferimento, sostituiti dai porcellini d’India, ma che qualcuno continua ad immettere, abbandonandoli nell’area verde, mettendoli in pericolo di sopravvivenza e andando ad incidere sull’equilibrio ecologico.
L’ultimo episodio, segnalato dall’Arif, l’associazione che gestisce il parco, è accaduto nei giorni scorsi quando i volontari in servizio hanno rinvenuto, all’interno di uno dei cestini della raccolta differenziata del vetro, uno scatolone malamente accartocciato, che all’interno conteneva resti di fieno e insalata, segno inequivocabile che era stato adibito al trasporto di uno o più animali, successivamente abbandonati nel giardino pubblico, come poi constatato.
Una ricerca nell’area ha portato all’individuazione di tre conigli domestici vaganti, «che sono stati catturati – fa sapere l’associazione – e resi disponibili per le adozioni».
Sul fenomeno dell’abbandono la gestione ribadisce che «tutti ormai dovrebbero sapere il danno provocato da tali azioni, perché un animale abituato a vivere con l’uomo non dovrebbe mai essere abbandonato sul territorio, a prescindere dal sito scelto, poiché va incontro spesso a morte, non essendo in grado di sopravvivere senza il supporto dell’uomo e, se anche riuscisse ad adattarsi, andrebbe ad alterare gli equilibri ecologici esistenti in quell’habitat, creando problemi anche gravi a tutto l’ecosistema (vedi i famosi casi della nutria, del pesce siluro e del gambero della Louisiana)».
Oltretutto il fatto costituisce reato penale. Al fine di scongiurare tali azioni da molti anni è attivo un servizio gratuito presso i parchi Bucci e della Rocca destinato a chi, in possesso di un animale, non può o non vuole più occuparsene. In tali casi a titolo gratuito, l’animale trova collocazione presso l’Arif, a cui già molti si rivolgono anche dal Veneto, dalla Toscana e dalle Marche.
«Tale servizio – spiega l’associazione – ha permesso di trovare una nuova casa a ben 210 animali tra cui pesci, rettili, uccelli e mammiferi evitando che venissero abbandonati».
Di recente, nei parchi faentini, oltre ai conigli sono stati lasciati a loro stessi dai proprietari anche 2 polli meticci e 2 testuggini di Hermann.