Faenza, caro bollette: PalaCattani riscaldato a giorni alterni

Faenza

Il riscaldamento al PalaCattani resta accesso, ma a giorni alterni: è questa la decisione presa dal gestore, Davide Balducci, per fare fronte a un’impennata dei prezzi delle utenze senza precedenti. Una scelta differente rispetto a quella presa al vicino palazzetto di Lugo, dove ora ci si allena e si gioca al freddo: «Abbiamo cercato di centellinare i consumi con una gestione accorta – spiega Balducci – prima riducendo le ore di riscaldamento poi, da questa settimana, alternando le giornate». Ma da lunedì prossimo è probabile che si arrivi a staccare del tutto il gas, confidando anche nella clemenza della stagione primaverile: una mossa che consentirebbe di risparmiare circa 500 euro al giorno.

«Ormai siamo fuori budget – prosegue Balducci –. L’ultima bolletta del gas ammontava a 13mila euro, quella della luce era di poco sotto i 10mila. E tutto senza contare i costi dell’acqua e del personale. Con questo andamento rischiamo di chiudere l’annata sportiva a giungo con un deficit di 30-40mila euro».
Con queste premesse, anche mantenere il riscaldamento accesso può diventare una scelta coraggiosa, specialmente dopo due anni in cui lo sport è stato colpito da chiusure a ripetizione a causa della pandemia.
Un dato da tenere presente, inoltre, è l’apertura quotidiana del PalaCattani, che nel corso della settimana ospita allenamenti tutti i giorni, dalle 15 alle 22, e nel fine settimana diventa teatro di partite di basket, pallamano e calcio a 5.

Fattori che contribuiscono a determinare spese più che notevoli, che non potranno essere sostenute a lungo: «Nel prossimo anno non potremo proseguire su questa linea – sottolinea Balducci –. Un’opzione potrebbe essere ritoccare al rialzo le tariffe, oppure individuare giorni di chiusura, sperando naturalmente che nei mesi che seguiranno i prezzi dell’energia vadano a riassorbirsi».

La situazione del PalaCattani è comune a tutti gli impianti sportivi del territorio: «Ovunque i gestori esternano la loro preoccupazione – afferma Martina Laghi, assessora allo sport – ma al momento nessuno ha scelto di spegnere il riscaldamento, al massimo sono state ridotte le ore totali o abbassata la temperatura. Ma il Comune al momento non ha risorse da mettere a disposizione perché a sua volta si trova a dover gestire il rialzo delle utenze. Per ora non sono previste chiusure di attività, ma le bollette che arrivano sono pesanti e la crisi c’è».
Il discorso, naturalmente, è valido anche per le palestre comunali all’interno degli edifici scolastici, mentre una riflessione a parte va fatta per la tensostruttura collocata nel cortile delle scuole medie “Lanzoni”, alimentata a gasolio.
«Qui assistiamo a un problema di ordine pratico – precisa Laghi – perché il budget per il gasolio è finito». La ricarica viene effettuata ogni 10-12 giorni e a breve il riscaldamento verrà prevedibilmente a mancare.

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