Faenza, Asp: nuove critiche dalle opposizioni

Faenza

L’opposizione torna a compattarsi e ad accendere i riflettori sulla situazione dell’Asp della Romagna faentina: dopo la pubblicazione del bilancio 2021 dell’azienda, in cui si evidenziavano notevoli problemi di ordine economico, il fronte dei gruppi consiliari di minoranza interviene nuovamente sul tema e lancia alcune bordate all’amministrazione manfreda.
«Sta andando esattamente come avevamo previsto più di un anno e mezzo fa – esordisce Gabriele Padovani del Gruppo misto – e il rischio è che le perdite non rientrino nemmeno il prossimo anno. L’accreditamento dei 112 posti letto del Fontanone è solo una speranza senza alcun tipo di certezza». Da Fratelli d’Italia alla Lega, passando per Forza Italia e Gruppo misto, il centrodestra si unisce mentre anche gli assenti alla conferenza stampa di ieri, i civici di Insieme per Cambiare e Per Faenza, assicurano comunque «appoggio su tutta la linea».

«L’andamento degli ultimi anni è completamente negativo – attacca Roberta Conti, da poco eletta segretaria comunale della Lega – e noi restiamo fermi sull’opinione che il consiglio d’amministrazione di Asp debba dimettersi». La stessa richiesta era stata avanzata alcuni mesi fa in consiglio comunale, ottenendo però una bocciatura da parte dei membri della maggioranza.

Sotto la lente di ingrandimento del centrodestra questa volta ci sono i numeri del bilancio Asp, snocciolati dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Bertozzi: «I problemi di gestione economica – riassume – stanno diventando anche problemi finanziari, come dimostra la liquidità che sta venendo meno e equivale ormai all’ammontare del debito. Senza un intervento urgente da parte della Regione non si intravede una via d’uscita».
Da parte sua Bertozzi annuncia anche di voler richiedere l’accesso agli atti per fare chiarezza, tra gli altri, su un particolare punto del bilancio dell’azienda pubblica, riguardante la gestione del patrimonio immobiliare: «Pochi giorni fa è stato inaugurato l’agriturismo Ca’ Vincenzona alla presenza del presidente della Regione Bonaccini. Dal bilancio emerge che il cambio della destinazione d’uso dell’immobile è a carico di Asp per circa 33mila euro. Mi auguro che sia stato rimborsato, intanto chiederò una copia del contratto d’affitto per capire se sia stato concesso a prezzo di mercato».
Un altro capitolo affrontato dalle forze politiche di minoranza è quello delle perdite di Asp generate dalla pandemia, un “effetto-covid” che nel bilancio dell’azienda incide in negativo per oltre due milioni di euro tra maggiori spese e minori entrate nel 2020 e 2021.

Su questo un commento arriva da Bruno Fantinelli di Forza Italia: «L’Asp – afferma – non è vittima del covid, ma del Partito Democratico. I dirigenti sono stati messi lì dalla politica e dunque prevalentemente politica è la responsabilità della situazione attuale. La scusa del covid non regge».
Gli fa eco, ancora più ruvido, Padovani: «Il buco di Asp c’era già nel 2016, ma a calmierarlo c’era l’emergenza profughi. Venuto meno il business dell’immigrazione è crollato tutto».
«I danni economici del covid – sottolinea a sua volta Bertozzi – sono stati compensati se non al 100% almeno al 90%, con aiuti dello Stato e contributi aggiuntivi da Asl. Non può essere quella la giustificazione per i numeri del bilancio».

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