Faenza, arriva il Luna Park, 40 attrazioni tra antiche e moderne

E’ una tradizione del mese di giugno che ha radici più antiche del Palio moderno, il Luna Park in piazzale Pancrazi. Quest’anno i “baracconi”, come i faentini chiamano queste attrazioni, si fermeranno in città da mercoledì 11 a sabato 21 giugno.
Saranno circa 40 le giostre installate nel contesto urbano, da quelle per i più piccoli della storica famiglia Berti, all’autoscontro della famiglia Farneti, la stessa che si occupa anche della pista del ghiaccio a Natale, fino ad alcuni tra i più moderni apparati per il divertimento adrenalinico, abbinati agli intramontabili “Calcinculo” e “Brucomela” sempre molto frequentati, come pure alcuni “giochi” che parevano tramontati, e che invece stanno vivendo una rinascita inaspettata, tipo il pungiball, il tiro a segno, la pesca delle rane (di plastica).
Molti ricordano lo stand in cui si vinceva un pesciolino rosso, se si infilava una pallina da ping pong nella boccia di vetro che lo conteneva, ma ormai sono diversi anni che è scomparso, per ovvi motivi legati all’utilizzo di animali. Ci sarà però lo zucchero filato, anche questo un’antica “seduzione” tipica del contesto.
Solo le ultime generazioni legano i “baracconi” al Palio nato nel 1959, ma in realtà a Faenza venivano anche prima, in concomitanza con la Festa di San Pietro, a cui il Niballo è dedicato. Ormai da diversi anni questo festival ambulante del divertimento, a Faenza è arricchito da tanti eventi collaterali anche a fini di solidarietà, come il giorno di apertura gratuita per i disabili o le feste del Bambino o altre giornate a tema specifico.
Nel periodo viene distribuita una marea di biglietti gratuiti o ridotti. Piena la collaborazione inoltre con le forze dell’ordine, l’amministrazione comunale e le associazioni di categoria. Alla presentazione del programma oltre agli imprenditori delle giostre sono intervenuti, l’assessore Massimo Bosi, Chiara Venturi di Confesercenti, l’ispettore Stefano Mambelli della Polizia dell’Unione. «Il nostro compito - ha detto Mambelli - è di controllare affinché siano rispettate le regole come da accordi, soprattutto sugli orari e i rumori: sarà importante la nostra presenza».
Venturi ha rimarcato «l’interazione con la città, da parte di imprenditori appartenenti a uno storico settore».
Bosi ha ricordato «lo spirito di costruttivo confronto e collaborazione esistente».
Un tempo la permanenza era più lunga, ma poi è stata ridotta a soli dieci giorni, coincidenti con il periodo tra la Bigorda e il Niballo, infatti su disposizione del Prefetto il piazzale antistante lo stadio va mantenuto libero durante lo svolgimento delle sfide equestri per motivi di sicurezza, nel caso di una malaugurata evacuazione dello stadio.