Faenza, analisi degli argini del Lamone per verificare tenuta e stabilità

Considerata la criticità degli argini fluviali del Lamone così come emerso in seguito agli eventi alluvionali di maggio 2023 e seguenti “risulta necessario affidare un servizio di prospezione geofisica mediante elettromagnetometro”: così si legge in una Determinazione dirigenziale pubblicata dall’Unione della Romagna Faentina in albo pretorio. Il servizio di analisi degli argini, per il quale è stata indetta una procedura per l’affidamento diretto dei lavori alla società GeoExploration Srl di Castel Bolognese , dovrà essere funzionale a “valutare la sicurezza nel tratto urbano di Faenza” e sarà propedeutico alla predisposizione di progettazioni future. La società ha risposto positivamente proponendo l’esecuzione dell’indagine geofisica richiesta ad un prezzo di 18mila euro. L’intervento rientra negli interventi finanziati con l’Ordinanza n. 45/2025 del Commissario Straordinario alla ricostruzione. L’esplorazione si svilupperà mediante l’utilizzo di un “elettromagnetometro multi profondità” collegato a un Gps per la registrazione dei dati acquisiti e riguarderà le creste degli argini sinistro e destro per un’estensione totale di 12 km. L’elettromagnetometro è uno strumento geofisico avanzato che consente di analizzare le stratificazioni nel sottosuolo in modo non invasivo, sfruttando i principi dell’induzione elettromagnetica. Nello specifico si potranno valutare la stabilità e le proprietà del suolo analizzato, ma si possono individuare anche presenze di materiali diversi (terrosi o metallici, contaminanti e oggetti sepolti). Tale tipologia di analisi possono essere funzionali a verificare lo stato in cui versano (e versavano) gli argini che hanno provocato la catastrofe: valutazioni scientifiche che anche la magistratura sta acquisendo sul versante delle indagini per disastro colposo, di cui si attendono le relazioni affidate ai docenti del Politecnico di Milano: Gianfranco Becciu (ingegnere idraulico), Claudio Giulio Mario Di Prisco (geotecnico) e Daniele Bocchiola (idrologo). Per quanto riguarda gli eventi del 2023 i responsi delle consulenze giudiziarie non sono ancora disponibili, mentre sono più avanzati gli esiti depositati in merito alla devastazione di Traversara (nel 2024) da cui emerge che quell’evento non fu imprevedibile.