Faenza, alluvione: “Hanno salvato me e la mia famiglia con un surf”

Faenza

Uno degli episodi simbolo dell’alluvione a Faenza del 16 maggio 2023, quando l’acqua arrivò in città anche a 9 metri di altezza, sarà ripercorso oggi su Rai 1 dalla trasmissione “A sua immagine”. La conduttrice Lorena Bianchetti intervisterà infatti Maria Chiara Campodoni (ex presidente del Consiglio Comunale) e il marito Marco Bubani che racconteranno la vicenda del salvataggio con il surf in quella drammatica notte, a opera del cugino Massimo Ciani, coadiuvato dall’altro cugino Vainer Ravaioli. L’intera famiglia (marito, moglie e tre figli piccoli), ancora oggi fuori dalla casa di via Carboni, fu portata in salvo in modo avventuroso; successivamente furono recuperate, sempre con la tavola da surf, altre quattro persone, vicine di casa.

L’episodio sarà contestualizzato in un servizio più ampio con immagini Rai di Faenza relative anche all’ultima alluvione. Saranno coinvolti i rioni, protagonisti di numerose iniziative di solidarietà e aiuto in occasione degli eventi climatici.

E sarà occasione per la coppia di ringraziare pubblicamente i protagonisti di quel salvataggio che lo stesso Massimo Ciani raccontò sulle pagine del Corriere Romagna.

Fu un racconto toccante, riferito a momenti carichi di tensione, vissuti nelle tenebre, con l’illuminazione in tilt, tra le grida di aiuto, il frastuono delle sirene e delle pale degli elicotteri, mixato solo all’assordante rumore della fiumana che invadeva le strade, le piazze, le case, facendo razzia di tutto. Con i soccorsi ancora disorganizzati fu il momento del “si salvi chi può”. In un simile contesto Massimo Ciani e Vainer Ravaioli non si persero d’animo. Massimo nella specialità del Windsurf è stato un buon atleta, muovendosi anche in mari agitati, ma in questo caso non si è certo divertito.

«Ho indossato la muta - raccontò al Corriere Romagna - e dal garage ho preso una tavola, un remo e una corda e sono andato, perché ero riuscito a parlare con mio cugino, che si trovava bloccato in via Carboni con la moglie, i figli e altri vicini, con l’acqua che si alzava di attimo in attimo. Accompagnato da Vainer abbiamo raggiunto via Mura Diamante Torelli, all’altezza della discesa in via Orzolari. Nel parcheggio Faenza 1 c’erano già 5 metri d’acqua che continuava a salire. Mi sono tuffato nella corrente e ho percorso 400 metri con il surf , fino a via Carboni dove ho raggiunto la casa di mia cugina».

Massimo Ciani fece la spola: dalle finestre caricò prima i bambini poi gli adulti e usando il surf come una barella galleggiante la spinse a nuoto fino a raggiungere Vainer, rimasto in attesa sulle mura. Alla fine furono 9 i faentini salvati.

«Abbiamo fatto tutto d‘istinto – ebbe a dire Ciani -: è stato terribile, ma per fortuna è andata bene anche quando ho dovuto allontanare con le mani un cassonetto fluttuante che ci veniva contro».

A un anno e mezzo da quel 16 maggio la famiglia deve ancora tornare nella sua casa: «Dobbiamo terminare i lavori», afferma Maria Chiara che due settimane fa ha avuto ancora acqua in casa, ma stavolta per via del sistema fognario non funzionante.

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