Faenza, abbandona cane al tavolo di un pub: denunciata

Con la stagione estiva torna d’attualità il tema dell’abbandono di animali. Negli ultimi giorni di giugno la città manfreda ha fatto da scenario a un episodio che ieri Enpa ha raccontato pubblicamente attraverso il proprio profilo Facebook.
Protagonista della vicenda è Ivan – così lo ha ribattezzato l’associazione – un molosso in età già avanzata che nella giornata di venerdì 24 giugno era stato avvistato da alcuni passanti: il cane era stato legato a un tavolino del Clan Destino, il pub di viale Baccarini, e abbaiava disperato.
Il molosso, mancante dell’occhio sinistro, appariva inoltre sottopeso, nonostante le grandi dimensioni, e in stato di notevole difficoltà, viste anche le temperature proibitive di quel giorno. Immediata la mobilitazione dei testimoni, che hanno dato da bere all’animale assetato per poi contattare i volontari di Enpa.
È a questo punto che l’associazione, dopo aver preso con se Ivan per portarlo al Rifugio del cane di via Plicca, si è rivolta alla Polizia locale dell’Unione della Romagna faentina per chiedere aiuto nella ricerca del responsabile di quello che, fin dalle prime battute, è apparso come un caso di abbandono.
A prendere in mano la situazione è stato così il commissario capo funzionario della municipale faentina e responsabile del Nucleo di Polizia giudiziaria, Eros Zalambani, e le conferme non hanno tardato ad arrivare: l’autrice dell’abbandono, una donna di origini romene residente in una località balneare della costa romagnola, è stata infatti ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della stazione ferroviaria, a poche centinaia di metri dal luogo dove Ivan era stato lasciato.
Due le registrazioni risultate decisive per incastrare la padrona del cane: nella prima la si vedrebbe uscire dalla stazione con Ivan al guinzaglio, mentre nella seconda farebbe ritorno verso i binari, ma questa volta in solitudine.
Enpa ha annunciato ieri mattina che alla donna è stato notificato l’avviso di garanzia dalla Polizia locale manfreda e, di conseguenza, sarà aperta una indagine nei suoi confronti per abbandono di animale.
«Finalmente sarà fatta giustizia ad Ivan – commenta l’associazione –. Ci teniamo particolarmente a ringraziare il commissario Zalambani che ci ha sostenuto in questa difficile ricerca. Abbandonare un animale è un reato». Già, un reato che può costare, a chi viene ritenuto responsabile, la pena dell’arresto fino a un anno, oltre a una ammenda che va dai 1.000 ai 10mila euro.
Accertamenti sanitari
Ora Ivan si trova ancora presso il Rifugio del cane, dove sono in corso ulteriori accertamenti sul suo stato di salute, una pratica comune per tutti gli animali che giungono in via Plicca.
«Presto – fanno sapere da Enpa – Ivan sarà adottabile e sarà nostra premura fare sì che venga trovata una famiglia speciale che lo riscatti. Per ora quello che ci preme è abituarlo a noi e rendergli questo soggiorno il più sereno possibile».