Faenza, 100 km del Passatore: in 3.500 al via, tante le iniziative collaterali

Faenza

La città è pronta ad accogliere, sabato 24 maggio, la 50^ edizione della 100 km del Passatore. La kermesse podistica da Firenze a Faenza, a cui si abbinano folklore, promozione del territorio ed eventi collaterali, segna quest’anno un cambio di paradigma tangibile.

Innanzitutto vi sarà l’estensione delle iniziative, dal venerdì alla domenica, che porteranno Faenza ad immergersi nel clima di una coinvolgente festa dello sport per tutti su una scala che comprende ben sei comuni lungo un tracciato ricco di storia e vicende.

«Una manifestazione che diventa iconica – ha detto ieri alla presentazione il sindaco Massimo Isola -. Non si nasce iconici, ma si diventa compiendo un preciso percorso evolutivo. La 100 è stata inventata da noi, si svolge solo qui a caratterizzare un itinerario secolare, ricco di straordinarie vicissitudini: ci racconta il dialogo tra Faenza e Firenze, le relazioni clamorose tra i Manfredi e i Medici, che hanno dipinto la gloriosa Faenza del 1400 e ci ha consegnato una traiettoria ben precisa della nostra identità».

La partenza sarà alle 15 da piazza del Duomo a Firenze, l’arrivo in piazza del Popolo, dove a cornice dell’accoglienza sarà un palco frontale al traguardo di 16 metri per 4, sul quale nella tre giorni saranno ospitati diversi eventi; un ledwall seguirà le fasi della gara in diretta con interviste, collegamenti, divagazioni sul tema, cinque telecamere mobili e 26 ore di trasmissione su Sport2u.tv.

Altri spazi saranno: il Village con esperienze, stand ed eventi speciali a coinvolgere sportivi, bambini, scuole e cittadinanza su sport estremi, discipline legate al mondo dell’avventura e tanto altro; il Gran galà dei cinquant’anni, il venerdì sera, con ospiti speciali e leggendari a raccontare una storia mitica, nata nel 1973, quando, lo dicono le foto del tempo, lo spirito era proprio quello della sfida, una sorta di mission impossibile con concorrenti in jeans, zainetto e viveri appresso, più somiglianti all’equipaggiamento di esploratori dell’ignoto che ad atleti, con il pubblico sul tracciato ad organizzare salsicciate ed eventi musicali, così come succede ancora oggi.

L’agonismo vero è venuto dopo con i record leggendari di Vito Melito (indimenticato) o Giorgio Calcaterra le cui 6 ore 25 minuti e 46 secondi del 2011 sono ancora da battere. Il primato tra le donne è invece quello di Nikolina Sustic: 7:31:05 del 2019. Tanti aspetti concorrono alla formazione del mito, ricordati dai promotori: oltre al sindaco e gli assessori Martina Laghi e Andrea Fabbri, anche la sottosegretaria regionale Manuela Rontini (collegata da Bologna), il presidente Giordano Zinzani, gli sponsor storici (Bcc e Consorzio vini), Tatiana Khitrova, instancabile organizzatrice, vedova di Pietro “Pirì” Crementi, uno dei fondatori, direttore di corsa, scomparso nel 2021, i referenti delle riprese, e Jader Giraldi, il faentino della Dakar, la cui agenzia Zeranta è entrata nel palinsesto. Non mancheranno le “staffette” di studenti e associazioni ad anticipare la testa della corsa. Tra le iniziative anche il libro “Io c’ero – Mezzo secolo di Cento” scritto da Alessandro Bucci (Edit Faenza).

Enorme la mobilitazione: 700 volontari, 21 punti ristoro, 18 sanitari, 12 centri massaggi. In gara vi saranno 3.500 runner (record assoluto) di cui 730 emiliano romagnoli, 197 faentini, 74 fiorentini, 462 toscani, 704 donne, 1568 esordienti, 110 stranieri da 38 nazioni. Spiccano i nomi di Massimo Giacopuzzi (primo nel 2024 e secondo nel 2022), David Colgan, Manuel Duarte Oliveira, Luigi Pecora. In ambito femminile La campionessa uscente Federica Moroni, Camille Herron (Usa), Ilaria Bergaglio. Tra i faentini Enrico Bartolotti, il brisighellese Alessandro Benericetti, Christian Reali e Alessio Grillini, recente vincitore della 24 ore di Torino. Sul percorso i partecipanti troveranno le numerose ferite provocate dagli eventi climatici e le strettoie regolate da impianti semaforici. Si sentirà la mancanza della ferrovia “Faentina” agibile solo fino a Marradi, perciò la gara vuole mantenere alto il focus su un veloce e completo ripristino della viabilità.

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