Dopo averli lanciati, il Mei sogna il ritorno dei Måneskin a Faenza

Faenza

Faenza sogna di riportare i Måneskin in città dove la band vincitrice dell’Eurovision Song Contest (e prima ancora trionfatrice al Festival di Sanremo) ha esordito in occasione del Meeting delle etichette indipendenti del 2016. La rassegna faentina è stata infatti il trampolino di lancio del gruppo romano che X Factor ha poi reso famoso al grande pubblico. Già poche ore dopo la vittoria a Sanremo la band postò una foto di quell’esperienza. Ora l’obiettivo di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, e dell’Amministrazione manfreda è quella di far ritornare il gruppo dove ha mosso i primi passi in occasione del prossimo Mei, a inizio ottobre. «Il loro successo è un grande riconoscimento al Mei e ai palchi dei festival per indipendenti ed emergenti, ai dai contest studenteschi e al rock italiano» commenta un entusiasta Sangiorgi. Proprio cinque anni fa a Faenza, capitale della musica emergente, i Måneskin esordirono dopo aver vinto un contest studentesco romano, come hanno ricordato anche loro con un post dopo la vittoria di Sanremo che li ritraeva in Piazza del Popolo a Faenza sotto la Torre dell’Orologio nel 2016. «Una soddisfazione che contagia tutta la città visto che poi sono usciti in centro storico manifesti che li ringraziavano» ricorda Sangiorgi, che ripercorre quell’edizione quando si esibirono nel Ring Stage dell’Hard Rock del Mei nell’area di Palazzo Laderchi la domenica pomeriggio. «Spaccarono e piacquero subito al pubblico presente, il padre ci disse che li aveva dovuti accompagnare perché la bassista non era neanche maggiorenne». Non mancarono di visitare Faenza e di fare foto per ricordare «il loro primo live fuori dalle mura cittadine, per il quale erano entusiasti, carichi e pieni di fiducia verso il futuro come ha dimostrato la loro successiva carriera. Siamo entusiasti di questo risultato che conferma il ruolo della gavetta sui palchi degli indipendenti e degli emergenti come elemento centrale di novità che merita di essere supportato dal Ministero per la Cultura e anche dalla Rai per realizzare un “Sanremo Giovani tutto l’Anno” che diventi una sorta di scouting permanente».

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