Da Faenza a Siena a piedi, “gemellaggio” tra città di Palio

Ci saranno un cavaliere, un capo rione, alcuni sbandieratori e altri rionali sulla strada per Siena, impegnati nella camminata simbolica e dimostrativa “Da torre a torre”, dalla torre dell’Orologio a quella del Mangia. Due torri una sola anima.
La partenza è fissata per l’8 di agosto con arrivo nella città toscana il 15, in tempo per assistere al Palio dell’Assunta il giorno seguente. Si stanno definendo i dettagli: al momento sono 9 i partecipanti e chissà se affronteranno l’itinerario in costume, perché se così fosse qualcuno potrebbe scambiarli per una moderna “Armata Brancaleone” attraverso strade bianche, colline silenziose, borghi antichi e notti stellate.
Suggestioni a parte, a spiegare il senso dell’iniziativa, che si arricchirà di giorno in giorno, è Nicolò Benedetti, sbandieratore del rione Giallo e consigliere comunale: «C’è un filo invisibile - racconta - che lega Faenza a Siena: si sente nei cori delle loro contrade e dei nostri rioni, nei colori dei drappi, nei battiti del cuore che accelerano il ritmo dei tamburi. È un legame fatto di cultura paliesca, di rivalità antiche e fratellanze profonde. Così abbiamo deciso di formare un gruppo di ragazzi, provenienti da diversi rioni, per ora dal Giallo, dal Borgo e dal Nero, rivali, ma uniti dalla comune passione per il palio e questo genere di rievocazioni storiche».
La camminata non sarà solo un viaggio/vacanza ma avrà il più profondo significato di creare un ponte tra due città (due campanili) che condividono i medesimi sentimenti.
«Faenza e Siena respirano il Palio, le cui manifestazioni sono cuore pulsante delle due città che, pur divise nelle loro competizioni, sono saldamente unite da un’identità comune - continua Benedetti – . Ecco, “Da torre a torre” vuole celebrare proprio questa unione tra la realtà romagnola e quella toscana. Essere parte di un rione o di una contrada significa portare sulle spalle una storia e nel cuore una responsabilità da custodire, onorare, tramandare».
Passo dopo passo, incontro dopo incontro sulla via per Siena, il gruppo aggiungerà un tassello al mosaico straordinario dell’Italia dei campanili, delle torri e delle tradizioni, il cui valore si intende sostenere. Quando i rionali manfredi arriveranno sotto la torre del Mangia «il viaggio non sarà concluso – dice ancora il portabandiera dell’iniziativa - ma segnerà l’inizio di un legame più forte e più consapevole, tra chi vive il Palio come uno stile di vita». A Siena l’iniziativa ha riscosso un inaspettato interesse, apparendo in diversi articoli di stampa locale. E da qui ad agosto altri dettagli si aggiungeranno: i nomi dei partecipanti, le tappe intermedie, il programma a Siena. In futuro invece non si esclude di dare all’iniziativa una cadenza annuale.