Castel Bolognese, troppi messaggi per riconquistare la ex e lettere d’amore moleste: “È stalking”

Una raffica di lettere d’amore alla ex, con richieste di baci, abbracci e un’ultima chance. Uno slancio sentimentale eccessivo che gli è costato l’accusa di stalking e il divieto di avvicinamento con tanto di braccialetto elettronico.
Nei guai un 46enne di Castel Bolognese, comparso mercoledì davanti al giudice per le indagini preliminari Andrea Galanti per l’interrogatorio di garanzia. L’uomo avrebbe tempestato la ex compagna con messaggi Whatsapp quotidiani a partire dal 9 marzo scorso: toni petulanti, richieste insistenti di tornare insieme, appuntamenti chiesti con insistenza, invocazioni di affetto. In un’occasione si sarebbe persino appostato nei pressi del supermercato da lei frequentato, nel comune castellano, facendo una scenata nel tentativo di attirare la sua attenzione.
Non sono mancate lettere d’amore lasciate nel parabrezza dell’auto della donna, dallo stile ossessivo, sempre sul filo della disperazione sentimentale.
La denuncia
La costanza e la frequenza di questi tentativi di riconciliazione non corrisposti hanno portato alla denuncia. La donna ha lamentato un perdurante e fondato stato d’ansia, preoccupazione per la propria incolumità e la sensazione di essere costantemente controllata. Elementi che per la Procura - nella persona del sostituto procuratore Stefano Stargiotti - integrano gli estremi del reato di atti persecutori.
Alla luce dei fatti, il pm ha chiesto l’applicazione del braccialetto elettronico con divieto di avvicinamento, misura disposta dal gip e successivamente sostituita con l’obbligo di firma due volte a settimana.
L’interrogatorio
Difeso dall’avvocato Nicola Babini, il 46enne è comparso mercoledì mattina in tribunale a Ravenna per l’interrogatorio di garanzia. In aula si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha deciso di rilasciare spontanee dichiarazioni nelle quali si è detto pentito e sorpreso del disagio provocato alla ex compagna, assicurando di non aver mai voluto farle del male.
Al termine dell’udienza, il gip ha confermato la misura cautelare. Il 46enne dovrà tenersi a distanza dalla donna amata per non rischiare provvedimenti ancor più severi.