Castel Bolognese, scuola Bassi: si montano reti anticalcinacci

Faenza

«Questa mattina sarà presa una decisione: se servirà qualche giorno in più per garantire la sicurezza e per finire di montare le reti anti calcinacci ce lo prenderemo e sarà tempestivamente comunicato».

Così ha spiegato ieri il sindaco Luca Della Godenza che mercoledì ha firmato un’ordinanza di chiusura per tre giorni, a partire da giovedì scorso, del plesso “C.Bassi “relativamente alla primaria, per via di un episodio di caduta intonaco che ha molto preoccupato i genitori, alcuni dei quali sospettano maggiori pericoli e sono sul “piede di guerra”. Qualcuno minaccia denunce.

Ma Della Godenza si sente di rassicurare tutti: «È un dovere morale garantire la sicurezza di bambini e personale. Io mi fido di quanto hanno stabilito i tecnici in una relazione di settembre e delle ulteriori verifiche di questi giorni. Stamattina mi forniranno ulteriori aggiornamenti Si tratta di un episodio circoscritto e molto limitato ad intonaci e calcinacci che si rimedia con le reti. L’edificio è stabile. Se risultasse non esserlo sarei il primo a vietare l’uso».

Nella “Relazione in merito alla idoneità dell’immobile nell’attuale stato di parziale completamento dei lavori” emessa il 14 settembre scorso a firma dell’ingegner Maurizio Baroncini nel contesto della “Programmazione edilizia scolastica - piano 2019” si ritiene che «la struttura nell’attuale stato di completamento delle opere sia utilizzabile in sicurezza». Nello stesso documento ci si riserva «la facoltà di ispezionare periodicamente i luoghi al fine di verificare il mantenimento di quanto rilevato».

Si precisa che «sull’immobile è in corso un intervento di miglioramento sismico». Che «pur avendo gli ambienti del primo piano un aspetto estetico non ottimale per la mancanza del controsoffitto, in riferimento alle opere in corso di esecuzione, dal punto di vista della sicurezza non vi sono preclusioni: le piastre di ancoraggio dei tiranti e gli stessi sono fissati alla muratura in modo adeguato, gli intonaci di pareti e soffitti sono stati verificati per le porzioni che apparivano fonte di potenziale distacco e le parti che apparivano di dubbia adesione sono state rimosse».

Così pure «i cavi di alimentazione prima adagiati sul controsoffitto (dove mancante) sono stati fissati al soffitto». Questo a settembre. L’ulteriore verifica di questi giorni ha portato ad ulteriori rimozioni di parti di intonaco non perfettamente aderente.

Un’altra relazione, rientrante tra le periodiche precedentemente dette, fornirà stamattina ulteriori indicazioni «in base alle quali mi muoverò di conseguenza» ha aggiunto il sindaco.

Genitori hanno contestato «presenza di infiltrazioni» che nulla avrebbero a che vedere con l’antisismica. «Ve ne sarebbe una, anche questa oggetto di verifica, comunque minima» conclude il sindaco che si dichiara «disponibile a fornire con ragionevolezza e in trasparenza ogni chiarimento in merito».

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