Castel Bolognese, scuola Bassi: altri due giorni di sospensione dell’attività didattica

Saranno necessari ulteriori due giorni di sospensione dell’attività didattica, lunedì e martedì, dopo i tre già trascorsi, per gli alunni della scuola primaria Bassi.
Con le festività di mezzo si riaprirà verosimilmente venerdì. Almeno questo è il cronoprogramma dettato dal sindaco Luca Della Godenza: «Se non vi saranno ulteriori imprevisti» ha precisato ieri.
La proroga si è resa necessaria per terminare l’installazione delle reti anticalcinacci e antipolvere, ancorate ai muri, dopo il cedimento dell’intonaco che aveva causato la sospensione dell’attività, a partire da giovedì scorso.
Delle protezioni sarà dotato tutto il primo piano: oltre alle 8 aule anche il corridoio e i servizi.
«La ditta esecutrice, rilascerà quindi una certificazione – aggiunge il sindaco di Castel Bolognese – così al rientro tutti potranno stare tranquilli e frequentare il plesso nella massima sicurezza. Si tratta di reti già sperimentate, installate in molte scuole della provincia di Ravenna in attesa dei controsoffitti veri e propri. Nessun altro problema è emerso».
L’edificio pur risalente al 1935 è stabile e sicuro come risulta da una relazione tecnica effettuata a metà settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico, emessa in relazione alla ristrutturazione antisismica del piano di edilizia scolastica, ancora da terminare.
Il progetto ha visto uno stanziamento di 500mila euro.
Prima del rientro sarà necessario anche un intervento di pulizia straordinaria.
Come si ricorderà nella mattinata di mercoledì personale e alunni furono spostati negli spazi disponibili al piano rialzato e nella palestra dopo avere verificato la caduta di calcinacci. Giovedì è partita l’ordinanza di sospensione delle lezioni per tutte le elementari. Nello stesso plesso vi è anche la materna al piano rialzato, qui trasferita dopo l’alluvione la cui attività non ha subito variazioni.
Dopo l’intervento dei vigili del fuoco è stato avviato un monitoraggio dei soffitti per individuare porzioni di intonaco ammalorato. Le zone critiche, di scarsa aderenza sono state abbattute, dopodiché si è iniziato ad installare le reti, già preventivate.
L’episodio ha scatenato nei giorni scorsi le reazioni dei genitori, preoccupati per i potenziali pericoli a cui i bambini potrebbero essere esposti. Un timore giustificato, perché pur trattandosi di calcinacci se fossero caduti in testa a qualcuno, gli effetti sarebbero stati imponderabili.