Casola Valsenio, muore cadendo da una rupe: ritrovato dalla sorella

Faenza

E’ stato recuperato poco prima delle 18 di ieri sera il corpo senza vita di Fabrizio Morozzi, 64enne pensionato di Casola Valsenio: giaceva in fondo a un dirupo di oltre 30 metri, notato dalla sorella che abita poco distante: ormai all’imbrunire, non vedendolo rientrare era andata a cercarlo. Lo hanno chiamato dall’alto ma non rispondeva così sono stati allertati i soccorsi, intervenuti in forze: oltre ai mezzi sanitari, anche i vigili del fuoco, perfino un elicottero da Bologna, finchè era giorno, poi gli uomini del soccorso Alpino Saer.

Morozzi, che abitava nella frazione di San Ruffillo, si era allontanato da ore, forse fin dalla mattina dall’abitazione della sorella a “Ca' Buta”, e si era inoltrato a piedi nei dintorni di una zona che, seppur impervia, conosceva bene, nei pressi di Monte Battaglia. Il territorio è caratterizzato da alte ripe stratificate e verticali, ma in quell’area ci sono anche castagneti e forse aveva intenzione di andare a raccogliere qualche frutto ancora superstite oppure essendo anche un cacciatore stava osservando il territorio per eventuali battute nei giorni successivi, essendo il venerdì giorno di fermo venatorio.

Fatto sta che, per sfortunate circostanze ancora da appurare da parte dei carabinieri, anch’essi sul posto, è precipitato nel vuoto. Forse si è distratto ed è scivolato mentre era intento a guardare qualcosa.

Non paiono esserci altre motivazioni: il decesso sarebbe avvenuto per i vari traumi riportati nella caduta. Il recupero non è stato affatto semplice. Erano disponibili mezzi idonei al soccorso alpino e sono intervenute varie persone specializzate, ma sono stati i volontari vigili del fuoco di Casola Valsenio a raggiungere i piedi del dirupo e a recuperare la vittima dal basso.

Morozzi era vedovo, aveva perso la moglie da circa due anni e viveva con i due figli. Era molto legato alla sorella che abita appunto a “Ca’ Buta” alla quale anche ieri era andato a fare visita. In vita aveva lavorato all’Associazione allevatori provinciale ed era tra i principali organizzatori della Fiera di Valsenio, in maggio, dove sono esposti pregiati capi di razza bovina.

Era lui che si recava in Comune per le varie autorizzazioni e si occupava anche dell’allestimento. Lo conoscevano in tanti e la sua scomparsa ha lasciato il paese addolorato e sgomento.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui