Casola, Sacrario di Zattaglia: lavori di restauro, risanamento e rifacimento del piazzale

Faenza

Rifacimento del piazzale, risanamento della stele commemorativa, ripresa e tinteggiatura del famedio, restauro dell’altare e della lapide intitolati ad Arturo Scattini, comandante del Gruppo Combattimento Friuli nel Cimitero di Zattaglia “Campo della memoria”.

Committente di questi lavori di recupero nel Sacrario annesso al cimitero è il Comune di Casola Valsenio (che investirà una cifra di 1.000 euro), competente per territorio, ma al progetto e alle spese per un importo di 16mila euro complessivi partecipano anche i Comuni di Faenza e Imola (2.000 euro ciascuno), di Brisighella, Castel Bolognese e Riolo Terme (1.000 euro a testa), mentre la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola coprirà l’altro 50% con una quota pari a 8.000 euro.

Il Sacrario di Zattaglia è infatti un luogo di forte impatto emotivo, significativo per le nuove generazioni, che tutti comuni limitrofi riconoscono quale testimonianza e omaggio ai combattenti della “Brigata Friuli”.

Ogni anno, specie il 25 aprile, è meta di commemorazioni e cerimonie per non dimenticare gli eventi legati alla Resistenza e alla Seconda guerra mondiale, per tributare riconoscenza a quanti persero la vita.

Dalla strada principale è visibile una grande croce tricolore, che annuncia il Sacrario ospitato nel piccolo cimitero della chiesa parrocchiale di Zattaglia, la frazione divisa tra i territori di Brisighella e Casola Valsenio ai piedi del monte Mauro.

Oltre ad un altare all’aperto, esposto quindi alle intemperie, vi sono varie steli e targhe, che necessitano di un restauro, fra queste la lapide intitolata al generale Arturo Scattini, comandante del Gruppo Friuli, costituito, insieme agli altri Gruppi di Combattimento, nel settembre 1944 in seguito allo scioglimento del Corpo italiano di liberazione (Cil) che aveva liberato i centri adriatici al fianco dell’Ottava Armata.

La brigata “Friuli” si schierò a sud della via Emilia, proprio in questi territori, svolgendo attività di pattugliamento e Resistenza, conquistando importanti avamposti tedeschi, fino alla Liberazione.

Il mantenimento in uno stato dignitoso e decoroso di questo importante Campo della Memoria è considerato “una prerogativa fondamentale per i valori di democrazia e libertà”.

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