Brisighella, si aggrava la situazione alla Collegiata: crepe sempre più grandi

Faenza

«La situazione è drammatica: c’è il rischio di un crollo dal quale potrebbero non restare escluse perfino la piazza e altre le aree circostanti. Abbiamo evacuato e chiuso il negozio del fioraio sulla piazza Carducci che potrebbe essere coinvolto se la situazione precipita ulteriormente».
In questi termini è intervenuto il sindaco Massimiliano Pederzoli dopo il sopralluogo urgente effettuato ieri mattina alla Collegiata di San Michele Arcangelo. Le condizioni di stabilità sono peggiorate drasticamente: si sono allargate le crepe che avevano già portato alla chiusura del tempio nei giorni scorsi e ne sono apparse di nuove.
Inoltre dall’alto sono caduti laterizi sul tetto di una struttura sottostante. Ieri sul posto erano presenti i Vigili del fuoco con i tecnici della Curia, la Sovrintendenza alle Belle Arti e la Polizia dell’Unione.

Alla fine si è deciso di estendere il perimetro interdetto e di traslocare altrove alcuni arredi sacri e opere preziose, come il quadro del Guercino “San Francesco e san Ludovico di Francia in adorazione di un'immagine sacra” (1618 di cm cm. 252 x 152), di proprietà comunale, trasferito al Museo civico Ugonia. Nella basilica è collocata inoltre un’opera di Marco Palmezzano “Adorazione dei Magi” (del 1514) che sarà rimosso stamattina a cura della Curia.

«Da un primo parere geologico – continua Pederzoli – pare che sotto vi siano fessure profonde decine di metri, forse ingigantite dalla siccità, ma credo che la situazione sia stata sottovalutata in passato, al punto che ora sta degenerando». Il sindaco ha rivolto un appello anche al Vaticano: «Tutti i beni immobili della Chiesa fanno capo a Roma, perciò se servono fondi anche il Vaticano dovrebbe intervenire, perché se la chiesa viene giù la perdita sarebbe enorme. Le macerie potrebbero addirittura sommergere la nostra piazza principale».

Come noto la Collegiata, insieme al Santuario del Monticino anch’esso chiuso per via di cedimenti franosi, erano stati inseriti per i restauri nei bandi del Pnrr relativi alla Diocesi di Faenza- Modigliana, ma i progetti non sono stati accolti come tutti gli altri riferiti ai beni ecclesiastici in Romagna: «Un rifiuto immotivato che ci ha penalizzato - aggiunge il sindaco -. Ci auguriamo che anche il ministero per i Beni culturali e ambientali si renda conto di quanto Brisighella, suo malgrado, si trovi in cima alla lista dei provvedimenti urgenti e che intervenga in tempi rapidi».
Il negozio del fioraio chiuso è quello di Francesco Poggiali, colui che in più occasioni ha realizzato addobbi per il teatro e bouquet al Festival di Sanremo.
«Per la sua attività – ha concluso il primo cittadino – credo di avere individuato una soluzione alternativa».

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