Brisighella, premi e riconoscimenti per l'olio dop

Faenza

La qualità eccellente dell’olio dop di Brisighella è attestata non solo dall’etichetta e dalle certificazioni, ma da importanti riconoscimenti e premi. Tra questi l’azienda agricola Giorgia di Sarna per il secondo anno consecutivo si è aggiudicata il premio come miglior olio dop dell’Emilia Romagna al concorso promosso da Airo (Associazione internazionale ristoranti dell'olio).
A livello Nazionale l’olio dop “Terra di Brisighella” prodotto dalla Cab è invece rientrato tra i finalisti dell’“Ercole Olivario”, un prestigioso trofeo tra i più antichi d’Italia che ogni anno viene assegnato a Perugia.

«Siamo orgogliosi – afferma in proposito Antonella Marchini dell’azienda Giorgia – perché significa che abbiamo svolto un buon lavoro. Le nostre olive le portiamo al frantoio del Borgo a Modigliana: la quantità è limitatissima, 300 bottiglie quest’anno, destinate principalmente alla ristorazione e ai turisti enogastronomici. E’ evidente lo spessore qualitativo frutto di super controlli, analisi chimiche e panel test, tutto certificato e tracciato. Puntiamo molto su questo prodotto, difficile da coltivare e ottenere nel rispetto dei protocolli, perciò contiamo di aumentare la produzione nei prossimi anni, quando andranno a regime nuovi impianti. E’ nella direzione del dop che occorre andare».

L’azienda Giorgia si occupa in particolare anche di altre produzioni, tipo le albicocche, anche queste contraddistinte dal marchio dop, che è diventato la filosofia del lavoro svolto.

Sui prezzi dell’agroalimentare in decollo sfrenato Antonella Marchini non crede che il fenomeno possa interessare i prodotti di grande qualità, se non in minima parte: «Di sicuro sono andati alle stelle il gasolio agricolo, i concimi e i mangimi, perciò da qui in avanti occorrerà tenerne conto, ma i prezzi al consumo sono certamente più contenuti rispetto alle produzioni intensive. Si paga la qualità».

Per quanto riguarda le olive destinate alla Dop, il disciplinare prevede la raccolta manuale o meccanica, un lavaggio a temperatura non superiore ai 27°C, l’oleificazione deve avvenire entro 48 ore dalla raccolta quindi quasi sul posto. L’estrazione e il confezionamento devono svolgersi nell’area di produzione specificata.
Ecco perché si paga principalmente la qualità e incidono meno i costi del trasporto di gasolio e il commercio con passaggio di più mani.
«Queste zone – conclude la produttrice - sono caratterizzate da fattori naturali e fattori umani che insieme rendono unici e inimitabili le caratteristiche dei nostri prodotti». F.D.

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