A Brisighella al via gli incontri per stimolare il Teatro del Gusto

Faenza

Prenderà il via domani il percorso partecipativo incentrato sulla ristrutturazione del Teatro Pedrini e sulla sua annunciata configurazione come “Teatro del Gusto”: una definizione, nata dall’idea dell’architetto Gian Luca Zoli, autore del progetto, che non ha mancato di suscitare critiche e perplessità tra quanti temono che puntare sulla carta enogastronomica significhi giocare al ribasso nell’offerta culturale. Mentre si attende che partano i lavori per il restauro, già rimandati più volte, sono in tanti ad avere risposto all’appello lanciato alcuni mesi fa su queste colonne dall’ex sindaco Davide Missiroli: l’appuntamento sarà alle ore 21 nella Sala Ambra del circolo Arci in via Balduzzi. Il sottotitolo della locandina dell’incontro recita “Uniamo cultura, università, prodotti del territorio, artigianato, arte, enologia e gastronomia”, a indicare la direzione che si intende dare al tavolo di lavoro.

Numerose le adesioni già riscontrate: si va da Carlo Catani, ex direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e oggi progettista per Tempi di Recupero, al gruppo de “Il Crinale”, studio di registrazione e casa per residenze d’artista sulle colline, fino ai Vignaioli Indipendenti, oltre a Lea Gardi de “Il lavoro dei contadini”, Vincenzo Tronconi del Presidio Slow Food, Franco Spada del Consorzio Olio Dop, che sta lavorando per portare in Emilia-Romagna una scuola dell’extravergine di oliva. Non mancherà, naturalmente, l’architetto Zoli, e altri nomi si aggiungeranno nei prossimi giorni. «Sicuramente – spiega Missiroli – servirà anche confrontarsi con le opinioni dei giovani brisighellesi. Ne abbiamo già invitati alcuni». Anche perché per Brisighella la partita da vincere è quella del XXI secolo, che in molti piccoli borghi della Penisola significa evitare lo spopolamento.

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