Faenza, Virginia Raffaele al teatro Masini con "Samusà"

Con lo spettacolo “Samusà”, scritto da lei stessa insieme a Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato, Federico Tiezzi che ne firma anche la regia, oggi 29 ottobre e domani 30, fuori abbonamento (ore 21), per la rassegna “Percorsi” arriva sul palco del teatro Masini di Faenza Virginia Raffaele. L’imitatrice, doppiatrice e anche cantante vive da alcuni anni una grande popolarità, dovuta anche allo spettacolo “Performance” del 2015 e alla ribalta televisiva dello show “Facciamo che ero io”. Anche la kermesse sanremese l’ha vista protagonista nel 2016, come co-conduttrice insieme a Carlo Conti. Nel 2018, infine è andata in onda “Come quando fuori piove”, serie televisiva di grande successo con alcuni personaggi da lei ideati e interpretati. Oggi la show girl torna al teatro, con la seconda, fortunata, stagione di “Samusà”, un racconto fatto dei suoi ricordi e di quel mondo fantastico in cui è vissuta da bambina, negli anni Ottanta: il luna park dell’Eur, a Roma. «Sono nata e cresciuta lì -commenta Raffaele-: facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l'ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: e tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe, e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti». Anche “Samusà” del resto è una parola che appartiene alla storia di questa poliedrica artista, che ha all’attivo anche il lavoro di stunt-woman: è infatti gergo dei giostrai, e significa “fai silenzio”. Il suo è stato definito uno “spettacolo assoluto” perché con grande versatilità e davanti agli occhi degli spettatori Raffaele veste molti ruoli, tante voci, fa ridere e fa commuovere con gli omaggi a grandi signore dello spettacolo da poco scomparse, come avviene con il personaggio di Donata, l’anziana al telefono, con cui Raffaele ricorda la grande Franca Valeri,. Si trasforma quindi in una specie di «luna park umano -afferma-. Hanno chiuso il mio Luneur tanti anni fa e io, in un modo o nell’altro, mi sono portata via le giostre, le ho mantenute dentro di me». Le scene sono firmate da Marco Rossi, i costumi da Giovanna Buzzi, l’impianto scenico dello spettacolo è arricchito inoltre da alcuni degli schizzi dipinti dalla stessa attrice, diplomata all’Accademia teatrale europea del Teatro integrato internazionale, e all'Accademia Nazionale di Danza e arti circensi.

Biglietto: 14-30 euro.

Info: 0546 21306
www.accademiaperduta.it

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