Faenza: "Venite al Masini, il teatro è sicuro"

FAENZA. Una boccata d’ossigeno per il mondo dello spettacolo dal vivo: la riapertura dei teatri al 100% della capienza era un obiettivo segnato in rosso nell’agenda degli operatori del settore, e il concetto è stato rimarcato anche ieri mattina da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, direttori artistici di Accademia Perduta/Romagna Teatri, che hanno presentato la nuova stagione 2021/22 del Teatro Masini. Un cartellone che, tra Prosa, Contemporaneo, Comico e Favole, porterà sul palcoscenico manfredo oltre venti produzioni. A inaugurare la stagione sarà Pamela Villoresi in Viva la Vida (26, 27 e 28 novembre), spettacolo dedicato alla pittrice Frida Kahlo che prevede anche un’azione di body painting sul corpo dell’attrice.

Gli altri appuntamenti con la prosa – «l’ammiraglia della nostra programmazione» commenta Sintoni – saranno Tartufo di Molière, con Giuseppe Cederna, Vanessa Gravina e Roberto Valerio (8, 9 e 16 gennaio 2022), La bottega del caffè di Carlo Goldoni, con Michele Placido (4, 5, 6 febbraio), Arsenico e vecchi merletti, con le signore del teatro Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini (11, 12 e 13 febbraio), Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello, con Pippo Pattavina e Marianella Bargilli (4, 5 e 6 marzo) e Se devi dire una bugia dilla grossa di Ray Cooney, con Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Paola Quattrini (20, 21 e 22 aprile). Assai noti anche i volti che si succederanno sul palco del Comico: si parte con Ale & Franz in Comincium (21 gennaio)per poi proseguire con Chiara Francini e Alessandro Federico in Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame (23 febbraio), Riccardo Rossi in Ecce Homo (19 marzo) e Lillo & Greg in Gagmen (11 aprile). Da segnalare, all’interno della rassegna dedicata al teatro contemporaneo, l’apertura con il riaddatamento del film I soliti ignoti, per la regia di Vinicio Marchioni (12 dicembre 2021), oltre ai 6 appuntamenti con le Favole del teatro per bambini e ragazzi, tra cui ben tre produzioni di Accademia Perduta. «L’intera stagione – spiega Sintoni – è stata pensata nel rispetto del pubblico. Ci si ricordi che i teatri sono luoghi sicuri. Lo sono ora come prima della riapertura al 100%, che sarebbe potuta arrivare anche un po’ prima».

A Sintoni fa eco Casadio, che si concentra sulla sfida di riportare il pubblico in sala: «Ora ripartiamo da zero – afferma – nella consapevolezza che non sarà come prima e che nei prossimi anni ci sarà tanto lavoro da fare per vincere la diffidenza della gente a uscire di casa. È innegabile che un pubblico più maturo avrà forse più difficoltà a tornare in teatro, ma siamo ottimisti e ne vale la pena: il teatro va salvato». Di ripartenza, e «ripartenza vera», parla anche il sindaco di Faenza Massimo Isola: «Finalmente possiamo porci in una dimensione non di resistenza o difesa come negli ultimi venti mesi – commenta –. In precedenza abbiamo usato più volte il termine “ripartenza”, consapevoli anche di bluffare un po’, ma questa volta non si tornerà indietro».

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