Faenza, "tutta mia la città": il progetto per la sicurezza urbana

Faenza

Lunedì 14 febbraio verrà lanciata in tutto il territorio dell’Unione Romagna Faentina “Tutta mia la città”, la campagna di comunicazione dedicata al tema della sicurezza urbana nata nell’ambito del progetto europeo “UrbSecurity – planning safer cities” finanziato dal programma Urbact dell’Unione Europea.

La campagna “Tutta mia la città” ha lo scopo di rendere i cittadini e le cittadine dei sei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina più consapevoli del proprio ruolo nel rendere più sicuro e accogliente il territorio che vivono ogni giorno. Essa vuole infatti mettere in luce quelle azioni di cittadinanza virtuosa che già esistono sul nostro territorio e sensibilizzare coloro che non ne sono a conoscenza: ogni piccolo contributo può migliorare la percezione della sicurezza in città.

“Tutta mia la città” si svilupperà sia online che offline. I cittadini potranno infatti entrare in contatto con i messaggi della campagna sia in “luoghi virtuali” come il sito web e i social media dell’ente, sia nei luoghi fisici che frequentano ogni giorno, grazie a manifesti, vetrofanie negli esercizi commerciali o segnaletica verticale che racconta i luoghi di cui gruppi di volontari si stanno già prendendo cura.

A livello visivo, la campagna sarà immediatamente riconoscibile grazie alla mascotte gialla esagonale, un chiaro rimando al logo dell’Unione Romagna Faentina.

Per ideare la campagna di comunicazione “Tutta mia la città” è stato fondamentale il contributo degli stakeholder locali (riuniti nell’Urbact Local Group – ULG del progetto UrbSecurity): la loro partecipazione attiva ha contribuito a identificare nella campagna di comunicazione lo strumento più adatto per un coinvolgimento a 360 gradi della cittadinanza e un’efficace sensibilizzazione sul tema della sicurezza urbana.

L’impegno di questo gruppo di stakeholder è inoltre un chiaro esempio di approccio sinergico allo sviluppo di strategie da parte di PA e cittadini.

Altro contributo fondamentale, quello di una classe di studenti del “Persolino-Strocchi”, che nel corso di un laboratorio di educazione civica tenuto da professionisti della comunicazione pubblica ha elaborato i messaggi che sono diventati parte integrante della campagna.

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