Faenza, il profilo dei tre nuovi primari all'ospedale

Faenza

Sono tre i nuovi dirigenti alla guida di altrettante unità operative nell’ospedale di Faenza: Francesca Coppola primario di Radiologia, Davide Cavaliere di Chirurgia generale e Gabriele Farina per il Pronto soccorso e la Medicina d’urgenza.
La direzione generale diretta da Tiziano Carradori li ha nominati nei giorni scorsi e ieri li ha presentati alla stampa, presenti anche Mattia Altini, direttore sanitario dell’Ausl Romagna, e Davide Tellarini, direttore del presidio di Faenza. In pratica sono ora coperti tutti e sei i primariati esistenti, manca solo il settimo, Cardiologia, reparto soppresso che comunque sarà ripristinato e vedrà nominato un altro dirigente.


Consolidamento

«Tutta la compagine faentina è giovane sia di nomina sia di età – ha rimarcato Carradori –: con questo step andiamo a completare l’impegno assunto con la comunità e con l’Amministrazione, un impegno che sottolinea l’importanza e la considerazione del presidio faentino, fondamentale pur essendo un ospedale distrettuale. I nostri obiettivi dichiarati sono stati raggiunti e per noi sono motivo di soddisfazione. Daremo sostegno al consolidamento per togliere le fondamenta alla parola depotenziamento».
Altini dal canto suo ha precisato che «sono stati 70 i direttori recentemente nominati nell’Ausl Romagna, di cui 24 nel ravennate e 6 a Faenza, a capo di équipe anch’esse rinnovate e da plasmare secondo paradigmi che prevedono lavori in rete e dialogo con altre competenze dell’azienda».


Chi sono i nuovi primari

Francesca Coppola (Radiologia) è di Bologna, da giugno in forze all’ospedale manfredo: «Mi sto muovendo – ha dichiarato – in parallelo con il mondo della ricerca, universitario, e della tecnologia, che ho trovato efficiente nella struttura. Tra gli obiettivi vi è di ottimizzare le risorse e i percorsi, operando in collaborazione con i medici di base, al fine di alleggerire il Pronto Soccorso e le altre realtà».

Gabriele Farina (Pronto soccorso) «avrà il difficile compito di gestire le discrasie tra volume di domanda e capacità di risposta – ha riferito Carradori – in un’unità che è la meno critica dell’Ausl per la dotazione di personale, mancando tra il 20 e il 25% dell’organico».
Tra gli obiettivi del nuovo primario vi è «di creare percorsi alternativi per le patologie minori, stringere rapporti e contatti con le Rsa, investire nella formazione di medici e infermieri, ridare soddisfazione al personale di lavorare in un reparto in cui pochi vorrebbero andare».

Davide Cavaliere (Chirurgia generale) è di Savona e proviene dal Morgagni/Pierantoni di Forlì, città dove risiede. Spetterà a lui portare l’attività chirurgica alla piena potenzialità in un reparto dove l’unica chirurgia non presente è quella multiorgano. «Sono pochi giorni che sono qui – ha detto –: ho trovato un clima fertile, amichevole, favorevole al lavoro sul campo e un’équipe intraprendente, molto motivata».
Tra gli obiettivi «favorire la chirurgia non invasiva orientata al paziente, dare spazio alla multidisciplinarietà, per dare risposte in tempi più veloci, in un’ottica di collaborazione reale con altri servizi dell’azienda».

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