Faenza, tensioni nella maggioranza. Domani incontro Isola-Grillini

Faenza

La vicenda circonvallazione, sicurezza, velocar, incidenti come quello della settimana scorsa che ha coinvolto quattro mezzi con altrettante persone ferite all’ospedale, verificatosi il primo giorno di attivazione dei misuratori di velocità ha surriscaldato il clima politico. Tant’è che il consigliere di maggioranza Alessio Grillini (Italia Viva) ha subito minacciato di «lasciare la maggioranza» in quanto è da tempo che chiede misure come lo spartitraffico centrale e altre ai fini della sicurezza, ma non sarebbe mai stato «preso in considerazione». Si è perfino dichiarato propenso a fondare a Faenza un’alleanza con Azione di Calenda, come avviene a livello nazionale.

Solo una provocazione?

Non si è capito però se la boutade di abbandonare la maggioranza sia stata una provocazione per essere maggiormente ascoltato, se sia stata fatta a titolo personale o a nome del partito, considerato che in giunta è presente anche l’assessora renziana al turismo Federica Rosetti, la cui posizione ancora non è esplicita. «Si terrà una riunione sull’argomento mercoledì (domani, ndr) – afferma quest’ultima – alla quale ci sarò io, il sindaco, il consigliere Alessio Grillini, il coordinatore provinciale di Italia Viva Roberto Fagnani e quello dell’Unione faentina Mirko Rivalta. Fino ad allora non rilasciamo dichiarazioni».

È evidente che ci si dovrà chiarire internamente e ciò probabilmente avverrà domani, pare nel tardo pomeriggio. Fatto sta che non è la prima volta che il consigliere Grillini si trova in disappunto con le scelte di maggioranza, anzi pare ormai una costante la sua vicinanza alle posizioni di minoranza: vedi per esempio le interrogazioni presentate sulla questione sicurezza del parco di piazza Dante.

Tensioni nate da tempo

Una “serpe in seno” all’Amministrazione insomma e nel mandato del sindaco Isola, che alle ultime elezioni è stato appoggiato anche da Italia Viva, partito al quale sono andati appunto il consigliere Grillini e un assessore dopo aver condiviso un programma unico. Le tensioni si sarebbero manifestate fin dall’insediamento della giunta, anche perché, come emerse a suo tempo, Grillini si sarebbe aspettato una nomina ad assessore, in special modo alla sicurezza, cosa mai avvenuta, in quanto fu dato l’incarico a Massimo Bosi (5 Stelle) con il quale Grillini si trova spesso in disaccordo, come pure con l’assessora ai lavori Pubblici Milena Barzaglia (Pd), citata nelle sue rimostranze.

Più che tensioni “ideologiche” di partito, sembrano tensioni personali, infatti è difficile credere che Italia Viva lasci la maggioranza, anche perché oltre ad essere frutto di un risultato elettorale da rispettare, non sarebbe Grillini a decidere la linea da tenere esistendo vertici superiori a lui che lo stesso dovrebbe convincere ad allinearsi alle sue vedute. Punti di vista che, seppur ragionevolmente plausibili nella fattispecie delle «mancate informazioni e considerazioni», possono risultare destabilizzanti.

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