Faenza, si decide il futuro dell'ex colonia di Castel Raniero

Faenza

Incontro fra Comune, Asp e Soprintendenza provinciale per definire una linea di azione sulla ex colonia di Castel Raniero. Il 18 dicembre dello scorso anno il ministero dei Beni culturali aveva annunciato uno stanziamento da 3 milioni e 740mila euro per la ristrutturazione dell’edificio, che al momento versa in condizioni precarie: da allora i passi avanti per il recupero dell’immobile sono stati scarsi e rallentati e i fondi destinati dal Mibac restano ancora inutilizzati.
«L’incontro è stato positivo – commenta Luca Ortolani, assessore a Rigenerazione urbana e Ambiente –. Il segretariato regionale per i beni culturali ha la titolarità dei fondi e quindi della futura stazione appaltante. Comune e Asp intendono collaborare per arrivare a una ristrutturazione completa nel più breve tempo possibile, compresi gli interventi più urgenti».

Per arrivare a una piena operatività sarà necessaria però la nomina ufficiale del nuovo soprintendente, «dopodiché – aggiunge Ortolani – si potrà discutere della destinazione d’uso».
L’assessore non esclude nemmeno l’ipotesi di dover ricorrere a fondi aggiuntivi per far fronte al peggioramento della situazione del complesso: oltre alla colonia, è l’adiacente ex casa del custode ad aver subito nell’ultimo anno un grave declino dello stato di conservazione: sulle pareti e nel pavimento sono comparse larghe spaccature e un cedimento del piano superiore mette a rischio l’intera struttura.

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