Faenza, ritorna il Mondial Tornianti

Faenza

All’interno di Argillà, torna il 3 e 4 settembre dopo 4 anni di assenza causa covid, essendo la manifestazione biennale, il Mondial Tornianti - L’oro del vasaio. Sarà la 35ª edizione di una competizione storica, che nel 2012 corse il rischio di essere soppressa, ma che poi ripartì nel 2014 abbinata alla Fiera della ceramica, grazie soprattutto all’impegno del rimpianto Gino Geminiani al quale da quest’anno sarà dedicato il Trofeo Esteta.
In lizza, alle postazioni di dieci torni elettrici nello scenario di piazza Nenni, saranno i migliori tornianti italiani e stranieri che si misureranno in prove tecniche ed estetiche. Spazio inoltre alla performance speciale fuori gara dei tornianti bendati “Io, il tornio e lo scuro” (ore 20 del sabato), nata nel 2014 e che vede esibirsi maestri di ceramica incappucciati. Unici strumenti a disposizione il tatto e le mani. Al buio dovranno replicare un oggetto la cui forma sarà solamente palpabile. La specialità chiama in causa la parte più profonda e nascosta della mente, dove si creano le idee e vuole rimarcare come la ceramica possa migliorare le capacità sensoriali, artistiche e comunicative delle persone.

«Sono già pervenute numerose iscrizioni da tutto il mondo, Usa, Turchia, Giappone, Europa, ma ci si potrà iscrivere fino alle ore 12 del sabato, mentre l’inizio della prima prova, categoria Esteta, sarà alle ore 14», ha spiegato ieri Carla Benedetti, presidente dell’associazione Mondial Tornianti, intervenuta insieme al sindaco Massimo Isola alla presentazione, nella vivace bottega di via Nuova, frequentata anche da studenti e apprendisti, lasciata in eredità da Gino Geminiani. Presente anche la vedova Milena Lega.

I titoli storici da assegnare saranno di Campione mondiale esteta (il sabato), “Opera di valore estetico” al ceramista ritenuto più meritevole dalla giuria, di Campione mondiale tecnico maestri, maschile e femminile, il XV trofeo Alteo Dolcini e VI trofeo Pier Domenico Bandini a chi realizzerà il cilindro più alto e la ciotola più larga con 6 kg di argilla in 20 minuti per le eliminatorie e in 30 per le finali: saranno sommate altezza e larghezza e vincerà chi otterrà il risultato più alto (in programma la domenica).
A quest’ultima disciplina l’organizzazione sta lavorando per classificare i record ottenuti e quelli da battere così da dare input alla competizione sportiva.

Il Mondial Tornianti, oltre all’edizione biennale di Faenza (anni pari), sarà portato in tour (anni dispari) «e prossimamente – ha annunciato il sindaco – sarà ospitato a Savona (Albissola e Valle Ligure della ceramica) e a Cutrofiano in Salento».
Sempre ad avviso di Isola «la manifestazione è rafforzativa della nostra identità ceramica, perché un gesto arcaico, fondamentale nella creatività, è trasformato in un momento performativo, in una sorta di spettacolo sportivo. Sono sorprendenti le misure raggiunte dalle ciotole più larghe e dai cilindri più alti, vere dimostrazioni di talento e abilità. Con questa edizione vogliamo riportare i tornianti nelle piazze e recuperare appieno quel patrimonio di maestri vasai che da sempre ci è vicino».
Tra i premi ci sarà anche quello alla carriera, stabilito per Claudio Reginato, più volte vincitore.

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