Faenza, raccolta dei rifiuti: ecco cosa cambia

Faenza

Partirà dal centro storico il prossimo 5 dicembre la «piccola rivoluzione», così la definisce l’assessore all’Ambiente Luca Ortolani, del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti.
«Dentro le mura – spiega Ortolani – si attuerà una riorganizzazione delle isole ecologiche di base: cassonetti per rifiuti differenziati e organici, mentre per l’indifferenziata compariranno i cassonetti Smarty, che si potranno aprire solo con la Carta Smeraldo», vale a dire la tessera Hera per i servizi ambientali, strumento che servirà anche a calcolare le tariffe Tari per le singole utenze in base al numero di conferimenti dei rifiuti effettuati. Ma a questo si arriverà dopo un primo periodo di analisi dei dati, indicativamente a partire dal 2024. Per la carta si passerà alla raccolta stradale, mentre le attività economiche potranno avvalersi del servizio di raccolta domiciliare per il cartone, che sarà attivo tutti i giorni tranne la domenica: una scelta, sottolinea Ortolani, studiata «per risolvere l’annoso problema di accumulo di rifiuti di questo tipo che porta al conseguente degrado in centro». Queste modifiche riguarderanno circa 6.000 utenze.
Il porta a porta
La seconda novità sostanziale arriverà il 27 febbraio 2023, con l’avvio della raccolta porta a porta integrale per il territorio delle frazioni, zone residenziali e Marzeno: la frequenza sarà di una volta a settimana per l’indifferenziata e di due per l’umido, mentre una volta ogni due settimane per vetro (che dovrà essere separato dalle lattine), plastica e carta.
Anche in questo caso sono previsti servizi di raccolta ad hoc per le attività economiche, ma non solo: per chi dovrà smaltire pannoloni o lettiere di animali domestici, i passaggi potranno essere due a settimana. Il triangolo del Borgo, dove già è stata avviata la sperimentazione del porta a porta per indifferenziata e organico, vedrà aggiungersi la raccolta su strada della carta.
«Serve uno choc»
«In tutto – commenta Ortolani – le utenze che cambieranno sistema sono 24.400, in questo modo contiamo di raggiungere entro il 2027 l’obiettivo di raccolta differenziata nell’80% territorio».
Un balzo, Ortolani non lo nasconde, necessario anche a fornire «uno choc» per smuovere le percentuali attuali, che «nei primi mesi del 2022 segnano un peggioramento dei dati di raccolta».
Ma non è questo l’unico problema perché, come si è visto nei mesi scorsi, il cambio di sistema in comuni limitrofi ha portato a riversare nei cassonetti faentini rifiuti prodotti altrove.
«Le segnalazioni di abbandono sono in crescita – aggiunge Ortolani – anzi sono praticamente raddoppiate rispetto al 2019. Questa estate sono stati incrementanti i servizi aggiuntivi di Hera e abbiamo spostato alcune isole ecologiche nei vicoli del centro perché erano prese d’assalto in maniera seriale. Ci auguriamo che, con il cambio di sistema anche nel nostro comune, questo fenomeno si esaurisca».
Incontri pubblici per informare
Anche perché, è noto, la quantità di rifiuti sta davvero raggiungendo livelli non più sostenibili: «Ogni faentino, neonati compresi, produce 240 chili di indifferenziata all’anno, entro il 2017 dobbiamo dimezzare. E i dati del 2020 ci dicono anche che in un anno sono stati buttati da ciascuno 24 chili di plastica, pari a 400 bottiglie da un litro e mezzo».

Per illustrare alla cittadinanza tutte le modifiche che verranno apportate, sono previsti momenti pubblici di incontro in Sala Zanelli, nel centro fieristico, il 3 e 9 novembre alle 20.30, mentre il 29 novembre, 1, 3, 6 e 10 dicembre dalle 8 alle 12.30 in piazza del Popolo saranno presenti banchetti informativi per la distribuzione dei kit Hera.

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