Faenza. Pericolo baby gang, episodi stile "Arancia Meccanica"

Faenza


FAENZA. Fenomeno delle baby gang in crescita: è questo il dato nuovo che emerge dal report sulle attività svolte nel corso del 2021 dalla Polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina. Si tratta di una valutazione che viene ricollegata all’incremento dei disagi psicologici connessi alla pandemia.
«I problemi – spiega il comandante Vasco Talenti – si sono verificati specialmente in alcune aree della città, come ad esempio piazza San Francesco, e hanno spesso coinvolto ragazzini anche al di sotto dei 14 anni».
Furti, spaccio e uso di droga non sono le uniche azioni criminose citate: 4 minori sono stati infatti denunciati per rapina e tentata rapina, episodi definiti da Talenti come «una sorta di “Arancia Meccanica” faentina nella notte di Halloween».

Non mancano poi gli atti vandalici di varia natura, e tra le denunce sporte figura anche quella per l’incendio appiccato alla tenda di un’edicola, una vicenda capitata in piazza della Libertà durante la caotica notte di festeggiamenti per la vittoria della Nazionale di calcio ai campionati europei.
«Nella prima parte dell’anno si è assistito a un’esplosione delle baby gang, in particolare tra corso Garibaldi e piazza San Francesco – commenta in proposito l’assessore alla Sicurezza Massimo Bosi – ma il fenomeno è andato diminuendo con la fine dell’estate. Ovviamente il problema non è stato definitivamente risolto perché in seguito i gruppi si sono spostati su altre aree, come il parco con giochi di via Calamelli, Parco Tassinari e la zona delle Poste».

È proprio su aree verdi e parchi, la cui delega spetta sempre a Bosi, che si sta ragionando in un’ottica di rigenerazione e non di chiusura degli spazi: «Più ci chiudiamo più creiamo distanze, non possiamo recintare tutti i parchi – aggiunge Bosi –. Sulla zona di San Francesco un aiuto è arrivato con l’ordinanza di chiusura dei negozi di vicinato dopo le 20.30». Quanto a piazza Dante e Cavallerizza, altro luogo notoriamente al centro di traffici criminali e attualmente reso inaccessibile da recinzioni, Bosi promette: «La riapertura è imminente e l’area sarà rigenerata. I lavori partiranno entro quest’anno».

Tra gli altri dati forniti, una certa attenzione la meritano quelli relativi alle attività di controllo delle normative covid-19: 3.740 le persone controllate nell’Urf, 62 le sanzioni comminate.
In particolare sono stati 19 i verbali per le attività e 7 le chiusure temporanee. Le violazioni vanno dal mancato uso della mascherina al sovrannumero di clienti presenti contemporaneamente nel locale.
Un approfondimento è stato dedicato anche alla quantità di addetti in servizio presso il comando locale dell’Unione, pari a 66 agenti, «ancora al di sotto del parametro di 1 a 1.000 rispetto alla popolazione, che porterebbe a 88 il numero ideale per l’Unione. Ma nel 2020 gli agenti erano 57».

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