Faenza, nuovi progetti per il polo universitario faentino

Faenza

Visita negli spazi del polo universitario manfredo per il magnifico rettore dell’Alma Mater di Bologna, Giovanni Molari, e la direttrice generale dell’ateneo, Sabrina Luccarini: meta del tour sono stati il Polo di Tebano, sede dei corsi di viticoltura e enologia, e il complesso ex Salesiani, dove si trova il campus di infermieristica e logopedia della facoltà di medicina e chirurgia.
Ad accompagnare le due personalità nella visita c’erano il sindaco Massimo Isola e l’assessora comunale all’Istruzione Martina Laghi: al centro dell’incontro, le prospettive di crescita per l’Università sul territorio faentino, con la possibilità di collocarvi nuove proposte formative e di potenziare l’esistente.

A anticipare i progetti in programma per il Polo di Tebano, già visitato da precedenti rettori e da tempo al centro di riflessioni per uno sviluppo in sinergias con l’Alma Mater, è il primo cittadino: «La visita – spiega Isola – è stata l'occasione per un'analisi maggiormente dettagliata per studiare nuovi percorsi che ci porteranno alla costruzione della nuova cantina di Tebano, uno dei tasselli fondamentali per la rigenerazione di quel luogo. Il progetto di questa nuova infrastruttura, condiviso con l’Università, per la sua realizzazione, dovrà poi essere candidato a un bando della Regione Emilia-Romagna».

Il tema è stato trattato con Giovanni Carapia, amministratore unico di Terre Naldi, e Andrea Versari, coordinatore del corso di laurea di viticoltura e enologia, ma analoghe riflessioni sono state fatte anche per il complesso ex Salesiani.
«Sono stati ipotizzati nuovi percorsi di collegamento tra la nascente facoltà di Medicina di Ravenna e Forlì e il presidio all’interno di Faventia Sales – prosegue il sindaco Isola –. Abbiamo dunque valutato anche la creazione di nuovi spazi che potremo mettere a disposizione di UniBo per valutare la nascita di altre opportunità educative. Il complesso degli ex Salesiani si è dimostrato un ambiente ottimale».
A proposito di nuovi spazi, di recente il presidente di Faventia Sales, Luca Cavallari, era tornato a parlare del progetto per il recupero del teatro dei Salesiani, tassello mancante per la rigenerazione definitiva del complesso, con l’annuncio che una parte degli ambienti sarà destinata ad attività di formazione di diverso tipo.

«Stiamo lavorando da tempo con la Fondazione Flaminia e il Con.Ami sulla formazione universitaria dei corsi già in essere – ha ripetuto Cavallari a margine dell’incontro con il rettore – ma anche anche su quella post-universitaria, i master e la relazioni con le imprese».
«Qui – ha confermato Mirella Falconi, presidente di Fondazione Flaminia – c’è la possibilità di ospitare corsi di alta formazione e master e quindi auspico che questa possa essere la premessa di ulteriori sviluppi».

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