Faenza, Lotras: pericolo inquinamento

Faenza

La bomba idrica che mercoledì notte ha colpito Faenza, unita alle forti precipitazioni dei giorni scorsi, ha portato a riempirsi la vasca di laminazione contenente le acque che nell’agosto 2019 furono utilizzate per lo spegnimento dell’incendio della Lotras, acque, fu accertato, intrise di scorie inquinanti e quindi pericolose per l’ambiente.

L’acqua l’altra notte è rimasta all’interno del bacino ma solo per una manciata di centimetri non ha raggiunto il bordo superiore. Tracimazione evitata per un soffio, dunque, la speranza è che il meteo nei prossimi giorni risulti più clemente. Una sorte differente è capitata invece al vicino piazzale dello stabilimento Tampieri, dove si è andata a formare una situazione di allagamento.

A spiegare quanto accaduto, e quali saranno le conseguenze, è l’assessore all’ambiente Luca Ortolani: «Per isolare la vasca di laminazione – sostiene – avevamo deviato le acque superficiali sotto Tampieri, in accordo con l’azienda. Purtroppo è un sistema che può entrare in crisi in caso di eventi atmosferici di questa portata e il risultato è che l’area risulta più fragile di altre, anche perché la vasca di laminazione è inclinata proprio verso lo stabilimento e quindi va ad accumularsi su quel lato».

Quello che l’assessore intende sottolineare con decisione è che l’evento non dovrebbe comportare danni dal punto di vista ambientale, nonostante l’area della vasca si trovi nelle dirette vicinanze di alcune abitazioni e campi coltivati.

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