Faenza, lo spostamento del Liceo Classico fa discutere

Il tema dello spostamento del Liceo classico dalla sua storica sede, il Palazzo degli studi in via Santa Maria dell’Angelo, fa capolino da una ventina di anni nel dibattito pubblico manfredo, senza mai essere affrontato in maniera programmatica.
Eppure che qualcosa si stia muovendo in tale direzione è stato evidente a molti, ieri, con la pubblicazione da parte del Comune dello studio di fattibilità per il cortile della Pinacoteca, nel quale si arriva a parlare già di «ex Liceo classico» e «nuovo Palazzo dei musei».
La prima reazione arriva dall’Associazione ex allievi Liceo Torricelli, costituitasi lo scorso 16 giugno nel corso di una partecipata assemblea (oltre cento soci fondatori) che ha avuto luogo proprio nell’aula magna che si affaccia sul chiostro ribattezzato Cortile della Pinacoteca.

«Il nostro consiglio direttivo – spiega Antonio Nannini, presidente dell’associazione – si è recato di recente in visita ai vari piani del Palazzo: abbiamo potuto constatare i numerosi tesori che conserva, dagli strumenti scientifici alla collezione di animali impagliati fino ai volumi antichi conservati nella biblioteca, ma è evidente che l’edificio necessita di un intervento complessivo per essere messo in sicurezza».
Insomma, ben venga una ristrutturazione che possa migliorare le condizioni della struttura, anche perché, per quanto riguarda nella fattispecie il cortile, «non versa certo in una situazione brillante».

Quanto invece al trasferimento del Liceo per fare posto all’ampliamento della Pinacoteca, la questione è più complessa: «È chiaro che noi tutti siamo legati anche alla funzione formativa che da secoli contraddistingue questo luogo – prosegue il presidente Nannini –. Non abbiamo preconcetti ma aspettiamo di vedere il progetto definitivo. Quello che ci preme è la salvaguardia dell’immobile, così carico di memorie: la condizione in cui si trova ora non è quella ideale per un palazzo che si porta dietro questa storia».

Il tema sarà all’ordine del giorno nella prossima assemblea aperta a tutti i soci, che si terrà il 29 settembre. Prima, però, se ne discuterà all’interno del consiglio dell’associazione: «Faremo le nostre riflessioni in comitato direttivo per poi allargarle all’assemblea e vedere quale sia il sentimento a riguardo – conclude Nannini –. In quella occasione presenteremo idee e proposte e ci piacerebbe ricevere sollecitazioni da chi vorrà partecipare. Desideriamo che la nostra associazione possa dare il proprio contributo alla discussione».
Anche se il dado sembra essere tratto, i tempi non saranno brevi: perché il Classico lasci la propria storica collocazione è naturalmente necessario individuare alternative valide in spazi diversi, magari aumentando il numero delle classi nelle altre sedi dislocate del Torricelli-Ballardini.

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